Cronaca

Amianto: impatto epidemiologico in Liguria, Piemonte e Lombardia.

di Massimo Maria Amorosini

 

L’Osservatorio Nazionale Amianto intensifica la sua azione in tutta Italia. Gli ultimi dati delle patologie asbesto correlate rivelano una situazione drammatica. Recentemente, anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha aggiornato i numeri al 2024, segnando oltre 200.000 decessi l’anno per malattie connesse all’esposizione ad amianto in tutto il mondo. Nel dettaglio, in Italia la situazione non è differente e i decessi e le nuove diagnosi continuano ad aumentare vertiginosamente, soprattutto nelle regioni a nord, come il Piemonte, Liguria e Lombardia.

Il picco di casi di patologie asbesto correlate era previsto per il 2020, secondo le statistiche. Invece, si dovrà attendere il 2025 e intanto, l’ONA continua a ricevere richieste di assistenza medica e legale da parte di numerose vittime di questo potente cancerogeno. La stessa associazione è stata in quest’ultimo periodo toccata da una spiacevole perdita. Aldo Guerrera, tra i co-fondatori dell’ONA, è purtroppo venuto a mancare a seguito di una lunga malattia correlata all’amianto.

Aldo Guerrera: la sua lotta contro l’amianto al fianco dell’ONA

Nella sua vita si è sempre battuto per i diritti dei lavoratori e lo ha fatto fino alla fine. Aldo Guerrera ha lasciato un grande vuoto all’interno dell’Osservatorio Nazionale Amianto, essendo stato fin dall’inizio uno dei più fervidi collaboratori, nonché co-fondatore della stessa associazione dal 2008 al 2011. Sindacalista nell’animo, ha combattuto anche in prima persona la sua lotta contro l’amianto, avendo subito un’esposizione a queste fibre killer anche in prima persona. Purtroppo, dopo una lunga malattia asbesto correlata, non ce l’ha fatta.

L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha voluto ricordare la figura di Aldo Guerrera, spendendo per lui parole di ammirazione e stima. “Tre parole che lo descrivono: onestà, lealtà e serietà. Lo ricorderemo per la sua dedizione per la tutela dei diritti dei lavoratori. Se n’è andato in punta di piedi Aldo, stroncato dal cancro dell’amianto. Il suo impegno rimarrà e ne saremo tutti testimoni perenni”, ha dichiarato l’Avv. Ezio Bonanni per rendere onore al suo proficuo impegno nell’associazione.

La mobilitazione dell’Osservatorio Nazionale Amianto per le bonifiche

Continua incessante l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto, di fronte alle ultime stime delle vittime dell’amianto registrate sul territorio nazionale l’associazione non può che intensificare la mobilitazione. Sono tanti gli obiettivi raggiunti fino ad oggi, ma ulteriori, anche più ambiziosi, sono in attesa di essere conquistati per una tutela sempre più ampia dei diritti di tutti coloro che sono stati esposti a questo potente cancerogeno. Oltre al mesotelioma, noto come il tumore dell’amianto, ci sono, infatti, ancora altre patologie asbesto correlate che l’INAIL ha inserito nella Lista II, ma che sono certamente correlate all’esposizione cancerogena, come dimostra la letteratura scientifica. Stiamo parlando del tumore all’esofago, quello della faringe, quello dello stomaco e anche del cancro al colon. Tutte patologie per le quali ancora oggi occorre la conferma del nesso di causalità per identificare la responsabilità dell’insorgenza della malattia a carico del datore di lavoro.

Per tali motivi, l’Avv. Ezio Bonanni ha recentemente colto l’occasione per volgere un ulteriore appello nei confronti della Premier Meloni, affinché la bonifica dell’amianto venga reinserita all’interno dell’agenda di governo. La situazione necessita di un intervento urgente, perché queste fibre cancerogene continuano a mietere centinaia, se non migliaia, di vittime in Italia, come nel resto del mondo. Anche le nuove direttive europee a fronte dei più recenti dati hanno dovuto necessariamente rivedere i limiti di soglia, abbassandoli drasticamente, senza ovviamente escludere il fatto che ogni esposizione ad amianto non può non considerarsi innocua.

In tal senso, è fondamentale la sorveglianza sanitaria nei confronti di tutti coloro che sono stati esposti ad amianto, in modo da poter giungere a una diagnosi precoce e dare la possibilità ai malati di patologie asbesto correlate di accedere tempestivamente alle cure e ai trattamenti adeguati. Tuttavia, urge una bonifica totale dall’amianto ancora presente in massiccia quantità in tutto il territorio italiano. L’incapsulamento e il confinamento dei materiali di amianto allo stato friabile sono solo alcune delle possibilità che possono essere messe in campo per migliorare la situazione generale e tutelare la salute pubblica. Solo attraverso la bonifica e lo smaltimento di questo minerale cancerogeno si può giungere a una soluzione quantomeno definitiva e tentare di frenare la curva dell’epidemia di patologie asbesto correlate.

L’ONA APS continua ad occuparsi, ad ogni modo, della tutela medica e legale di tutti coloro che hanno subito un’esposizione ad amianto, dipendenti pubblici, privati o dei comparti delle Forze Armate. Tanti coloro che hanno ottenuto giustizia e altrettanti che sono ancora in attesa di riceverla, a causa dei dilatati tempi della giustizia italiana. L’associazione offre per tutte le vittime e per i loro familiari, in caso di decesso, una consulenza legale e medica per garantire ad ognuno il rispetto dei propri diritti. Per ricevere la propria tutela è a disposizione il servizio telefonico h24 attraverso il numero verde 800 034 294.

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