Le famiglie con figli a caricorischiano di avere un brutto scherzo a marzo. Difficile, infatti, che venga accreditato come promesso l’assegno unico a partire dal terzo mese del 2022. Sull’aiuto da 50 a 175 euro per ogni figlio, scatta l’allarme sui tempi di pagamento. Da marzo – si legge sul Messaggero – nelle buste paga dei genitori di bambini e ragazzi, scompariranno le detrazioni per i carichi di famiglia e non saranno più versati i vecchi contributi per il nucleo familiare. I cedolini, insomma, saranno più leggeri e anche in maniera visibile. Ma l’assegno unico che dovrebbe essere accreditato direttamente sul conto corrente in sostituzione dei vecchi aiuti cancellati, potrebbe non arrivare contestualmente. L’Isee aggiornato, infatti, – prosegue il Messaggero – si potrà richiedere solo a partire dal primo gennaio del 2022. Sorge a questo punto un problema evidenziato da Angileri, coordinatore dei Caf. “Stiamo negoziando con l’Istituto di previdenza la nuova convenzione per il biennio 2022-2023. Ma le risorse sono insufficienti. Il finanziamento disponibile è di 117 milioni di euro, quanto basta per erogare 7,5 milioni di Isee”. Il punto è che con l’entrata in vigore dell’assegno unico ci saranno 7 milioni di famiglie, oltre a chi normalmente chiede la certificazione, che avranno la necessità dell’Isee. “Entro tre mesi», dice ancora Angileri, “i soldi saranno finiti”.