Secondo i dati aggiornati ad aprile 2023, l’assegno unico può essere richiesto da tutte le famiglie con figli minori a carico, con un’età compresa tra 0 e 18 anni, con alcune eccezioni per i figli disabili che possono richiederlo fino a 21 anni. Tuttavia, il diritto all’assegno unico dipende dalla soglia di Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia.
L’Isee è un indicatore che tiene conto del reddito e della situazione patrimoniale della famiglia, insieme a una serie di altri fattori come la composizione familiare e la presenza di disabili. La soglia di Isee per accedere all’assegno unico dipende dalla composizione familiare e dal numero di figli a carico. In linea di massima, maggiore è il reddito familiare, minore sarà l’assegno unico a cui la famiglia ha diritto.
Secondo le ultime indicazioni del Governo, la soglia di Isee massima per accedere all’assegno unico è di 50.000 euro annui per le famiglie con un figlio a carico, mentre per le famiglie con due o più figli la soglia scende a 60.000 euro annui. Inoltre, è prevista una riduzione dell’assegno unico per le famiglie con un Isee compreso tra 30.000 euro e 50.000 euro per i nuclei familiari con un solo figlio a carico, e tra 35.000 euro e 60.000 euro per i nuclei familiari con due o più figli a carico.
È importante sottolineare che l’assegno unico non è una misura universale, ma è destinata solo alle famiglie con un reddito inferiore alla soglia di Isee stabilita dalle norme. Inoltre, l’importo dell’assegno varia in base alla composizione familiare e alla situazione economica della famiglia. In conclusione, l’assegno unico è una misura importante per le famiglie italiane con figli minori a carico, che possono beneficiare di un sostegno economico mensile per far fronte alle spese legate alla crescita dei figli. Tuttavia, il diritto all’assegno unico dipende dalla soglia di Isee della famiglia, che deve essere inferiore ai limiti stabiliti dalle norme. Per ottenere l’assegno unico, è quindi importante conoscere le soglie di Isee previste e fare richiesta presso gli uffici competenti.
