Le autorità di Mosca hanno deciso unilateralmente di modificare i confini marittimi della Russia con la Lituania e la Finlandia nel Mar Baltico, secondo un progetto di decreto governativo pubblicato in queste ore online dal Cremlino, ma poi c’è stata la smentita da Mosca che ha escluso che il Decreto possa portare a questa modifica. Immediata la reazione lituana: La decisione di cambiare unilateralmente i confini marittimi con la Lituania e la Finlandia rappresenta “l’ennesima prova che la politica aggressiva e revisionista della Russia rappresenta una minaccia per la sicurezza dei Paesi vicini e dell’intera Europa”. Lo ha affermato oggi il ministero degli Esteri di Vilnius in un comunicato. Secondo il presidente della Commissione Difesa del Parlamento lituano, Arvydas Pocius, l’annuncio dato da Mosca ha come unico obiettivo quello di intimidire gli occidentali e ridurre il sostegno a Kiev. “Questa retorica non è una novità”, ha detto Pocius. “Tuttavia, la minaccia va presa sul serio: abbiamo il dovere di rimanere vigili”. La frattura tra Russi e Ucraina e talmente grave che il governo lituano ha anche fatto sapere di essere “pronto a inviare addestratori in Ucraina qualora venisse a crearsi una coalizione guidata, ad esempio, dalla Francia”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, nel corso di un’intervista rilasciata al canale televisivo francese Lci. Proprio ieri la prima ministra estone, Kaja Kallas, si era detta possibilitsta circa l’invio di istruttori a Kiev, puntualizzando che ciò non avrebbe costituito un’escalation del conflitto in corso. 0
aggiornamento crisi russo-ucraina ore 14.32