Da Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini, riceviamo e volentieri ospitiamo :“Oggi mercoledì 21 dicembre Unione Inquilini partecipa e interviene alla manifestazione promossa a Roma in Piazza della Rotonda (Pantheon) dalle ore 16, dai Comitati contro l’autonomia differenziata e dalla rete “Non per noi ma per tutte e tutti” alla quale parteciperanno numerose realtà sindacali e associazioni. Parteciperemo perché sulla casa già subiamo una autonomia differenziata avviata con la modifica del Titolo V della Costituzione che ha delegato alle Regioni le politiche abitative e la gestione dell’edilizia residenziale pubblica senza però definire i livelli essenziali di assistenza abitativa e senza stanziare alcuna risorsa. Gli effetti, le famiglie in precarietà abitativa e gli assegnatari di case popolari li subiscono ogni giorno. Le Regioni hanno approvato leggi su gestione e affitti delle case popolari una diversa dalle altre. Venti limiti di accesso, venti limiti di decadenza. Quasi azzerata la realizzazione di case popolari e quasi nulle le risorse per manutenzioni nelle case popolari, dove spesso mancano persino gli ascensori. Una regionalizzazione delle politiche abitative segnate da vendita di case popolari, da leggi razziste finalizzate ad escludere i migranti persino dalla sola partecipazione ai bandi. Regioni che da venti anni, così come i governi che si sono succeduti, che non hanno stanziato risorse per aumentare l’offerta di case popolari. Regioni insensibili e impertubabili di fronte alla precarietà abitativa. Regioni mute, insieme ai comuni, di fronte all’azzeramento dei fondi contributi affitto e morosità incolpevole da parte del Governo Meloni, dopo che da anni hanno pensato di sostituire la realizzazione di case popolari con i contributi affitto. Unione Inquilini è in piazza oggi, nella piazza contro l’autonomia differenziata insieme a tante realtà, per dire No all’autonomia differenziata perché gli effetti nefasti noi li conosciamo già. Perché sappiamo che solo attraverso un movimento unitario e capillare che dice No all’autonomia differenziata si può vincere. Perche dire No all’autonomia differenziata è un primo tassello per dire no alle politiche regionaliste differenziate sulla casa che hanno prodotto solo esclusione sociale.”