La Banca d’Italia ha consistentemente rivisto il ribasso le previsioni di crescita economica nella Penisola e nella direzione opposta quelle sull’inflaizone. Ora, nello “scenario di base”, che esclude uno stop alle forniture di energia e gas dalla Russia, per quest’anno stima più 2,6% del Pil, cui dovrebbero seguire un più 1,6% nel 2023 e un più 1,8% nel 2024. Le cifre sono contenute nell’esercizio coordinato dell’Eurosistema delle banche centrali, con cui l’istituzione di Via Nazionale ha contribuito alle previsioni economiche della Bce sull’intera eurozona. Le stime, precisa Bankitalia, si basano sulle informazioni disponibili al 18 maggio per le ipotesi tecniche e al 24 maggio per i dati congiunturali e non incorporano, quindi, i dati diffusi dall’Istat il 31 maggio, relativi al Pil nel primo trimestre del 2022, rivisto al rialzo di tre decimi di punto percentuale (allo 0,1 per cento).