Regioni

Beach litter 2023, in Italia 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia

di Gino Piacentini

L’estate si avvicina e si torna a parlare di “beach litter” o se preferite inquinamento delle spiagge. Lo scorso weekend, come ogni anno, Legambiente ha rilanciato l’iniziativa Spiagge e Fondali Puliti”,storica campagna dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della nostra Penisola, che ha visto in azione centinaia di volontari e cittadini di ogni età. Anche per il 2023 la campagna è stata realizzata con il supporto di diversi partner, tra cui alcune new entry significative come Emporio Armani e Very Mobile. L’iniziativa, che proseguirà per tutto il mese, vede già oltre 80 campagne attive su tutto il territorio nazionale, e per la prima volta – oltra al paesaggio costiero – saranno coinvolti anche i fiumi in quanto parte della biodiversità marina da tutelare.

I risultati Beach litter 2023

A margine dell’iniziativa Legambiente ha diffuso i primi dati dell’indagine“Beach litter 2023”, rilasciata allo scopo di mantenere alta l’attenzione attraverso una fotografia puntuale dell’emergenza rifiuti sulle spiagge. Sono 38 i lidi monitorati quest’anno in 15 Regioni (Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna). Dall’indagine emerge che su un totale di 232.800 mq di area campionata, sono stati contati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Stiamo parlando di una superficie pari a due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti, di cui il 72,5% è composto da polimeri artificiali/plastica, che come ogni anno rappresentano il rifiuto maggiormente presente sulle spiagge. Quest’anno a peggiorare il quadro ci sono i rifiuti di vetro/ceramica (9,2% del totale), composti da materiale da costruzione (tegole, mattoni, piastrelle ecc.), seguono il metallo (6,8% dei rifiuti raccolti) e la carta e cartone (il 3,9% del totale). Il restante materiale raccolto è costituito da tessuti, legno trattato, gomma, bioplastica, rifiuti da cibo e sostanze chimiche.

Giorgio Zampetti direttore generale di Legambiente, ha commentatol’indagine e la ripresa dell’iniziativa: “I dati dell’indagine Beach Litter parlano chiaro, la spiaggia rimane ancora il principale cestino, indifferenziato, delle nostre attività. Per questo invitiamo tutti a partecipare a Spiagge e Fondali puliti, un’occasione unica per fare rete tra i cittadini in Italia e fuori dai nostri confini, per un Mediterraneo più pulito e sano”.

Su questo fronte Legambiente ha deciso di allargare il proprio raggio d’azione anche alle coste del Mediterraneo. Spiagge e Fondali Puliti dalle nostre coste, arriva anche all’Egitto, all’Algeria, alla Grecia e al Portogallo, grazie alla partnership con oltre 80 organizzazioni provenienti da altri 15 Paesi (Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Giordania, Libano, Libia, Malta, Stato di Palestina, Spagna, Tunisia, Turchia, Portogallo e Israele) che si uniranno per tutelare il meraviglioso ecosistema del Mare Nostrum dal marine litter.

 

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