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Borrell: “Il processo di pace è la soluzione a due Stati”

 

Con i ministri degli Esteri “avremo una discussione su approccio complessivo. Dobbiamo smettere di parlare del processo di pace e cominciare a parlare più concretamente del processo per la soluzione a due Stati. Perchè la pace potrebbe essere di diversi tipi. Quindi parliamo di quello che vogliamo fare, è costruire una soluzione a due Stati”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles. “D’ora in poi non parlerò più di processo di pace ma di processo per la soluzione a due Stati. E siamo seri in merito: dobbiamo intanto fermare le cause che la impediscono. E sicuramente Hamas è una di queste, una importante. Ma ci sono altre. E questo approccio dev’essere discusso e studiato, so che è difficile, ci sono 27 visioni diverse ma dobbiamo lavorare con il mondo arabo”, ha aggiunto.  “La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore, non c’è cibo, medicine e le persone sono sotto le bombe. Alcuni ministri accettano che ci sono troppe vittime civili ma quando troppo è troppo? Oggi parleremo anche di questo”. “La situazione umanitaria non potrebbe essere peggiore” a Gaza. “Non ci sono parole per spiegarlo. Ci sono centinaia di migliaia di persone senza nulla, senza rifugi, senza cibo, medicine e sono sotto le bombe. Ogni giorno c’è un alto bilancio di civili che vengono uccisi. Diversi ministri hanno detto che sono troppi. Ma la domanda quant’è il troppo? E’ 25 mila persone? Per quanto deve ancora andare avanti?”.

aggiornamento crisi mediorientale ore 13.18

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