Cronaca

Campi Flegrei, torna la paura. Scossa di magnitudo 4.0

 

L’intera zona Flegrea torna a tremare. Secondo quanto riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 22:08 un sisma di magnitudo 4.0 è avvenuto ai Campi Flegrei ad una profondità di 3 km. La scossa è stata avvertita dai cittadini che abitano a Pozzuoli come a Bacoli e, distintamente, anche a Napoli. Si è trattato della seconda scossa più forte degli ultimi 40 anni: una di magnitudo 4.2 era stata registrata alle 3:35 dello scorso 27 settembre.

ALLE 4 DI NOTTE UNA SECONDA SCOSSA DI MAGNITUDO 2.2

Alle 4 di notte è stata avvertita una seconda scossa, questa volta di magnitudo 2.2.

LO SCIAME SISMICO

Da quanto apprende la Dire, alcuni residenti a Posillipo hanno udito un forte boato prima che la terra tremasse. La scossa, intensa e relativamente breve, è stata percepita anche da chi abita nei quartieri dell’area Nord del capoluogo. Come riferito in un post dal sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni, l’Osservatorio vesuviano ha comunicato che dalle 22:08 è in corso uno sciame sismico. Secondo quanto rilevato, l’epicentro del sisma è localizzato al confine tra i Comuni di Napoli e Pozzuoli. “In prossimità – scrive Manzoni – di via V traversa Pisciarelli”. Ad ora non risultano segnalazioni di danni. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala operativa Ingv-Ov. La zona dei Campi Flegrei ha tremato in modo evidente più volte nelle ultime settimane e negli ultimi mesi: il forte terremoto dell’8 maggio scorso (magnitudo 3.4), preceduto da un fortissimo boato alle 4.30 di notte, infatti, ha dato il via allo sciame più percepito degli ultimi anni. Era dagli anni Ottanta che la zona flegrea – costantemente monitorata – non presentava movimenti così evidenti e continuativi. I Campi Flegrei sono una vasta area di origine vulcanica localizzata nel golfo di Pozzuoli. Una grande caldera, formatasi dopo il collasso di un supervulcano circa 39 mila anni fa, la cui eruzione viene riconosciuta come la più violenta verificatasi in Europa negli ultimi 200mila anni. L’ultima grande eruzione del sito è avvenuta nel corso di una settimana nel 1538, quando dall’abbondante materiale espulso si formò l’attuale vulcano monte Nuovo. Tipico della zona è il bradisismo, un fenomeno legato ad attività vulcanica che consistenel sollevamento e abbassamento del suolo, relativamente lento sulla scala dei tempi umani (1 cm per anno) ma molto veloce rispetto ai tempi geologici. I Campi Flegrei costituiscono un’area ad alto rischio vulcanico sottoposta a costante sorveglianza dall’Osservatorio Vesuviano. Sebbene il Vesuvio sia considerato tra i vulcani più pericolosi, attualmente è quiescente e il suo stato di allerta è verde (verde=base; giallo=attenzione; arancione=pre-allarme; rosso=allarme). Questo perché non sono non state evidenziate variazioni significative di attività. Invece, a causa della variazione di alcuni parametri, per i Campi Flegrei l’allerta è gialla.

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