Roma Capitale

Campidoglio, Italia Viva lascia il Gruppo Calenda Sindaco. La reazione dei Consiglieri di Azione

“Prendiamo atto dell’uscita dei consiglieri Casini e Leoncini dal gruppo consiliare ‘Calenda sindaco’ con amarezza ma senza sorpresa. Il motivo di questa decisione risiede nella mancata elezione del consigliere Casini alla presidenza della Commissione speciale per il Giubileo del 2025”. Così in una nota i consiglieri capitolini Flavia De Gregorio, Francesco Carpano, Dario Nanni della Lista Civica ‘Calenda Sindaco’, reagendo alla notizia del ‘divorzio’ di Italia Viva dal gruppo comune consiliare capitolino. “Consideriamo infatti un pretesto le obiezioni sollevate riguardo alle modalità dell’elezione dei presidenti delle Commissioni speciali – continuano i consiglieri – e immaginiamo che non avrebbero destato la stessa indignazione se il consigliere Casini fosse stato candidato a quella della Commissione dedicata al Giubileo”. “Modalità, lo ricordiamo – continuano dalla ‘Lista Calenda’ che si usano per prassi in qualsiasi istituzione rappresentativa, dal Consiglio comunale al Parlamento, e con cui sono stati eletti i consiglieri Casini e Leoncini alla carica di vicepresidente nelle rispettive Commissioni permanenti. Tuttavia, questo evento chiama ciascuno di noi alla necessità di ricordare alcuni fatti oggettivi”. “Dopo aver accolto nella lista civica ‘Calenda Sindaco’, risultata la più votata, con oltre 193mila preferenze, che arrivano a 220mila se si aggiungono quelle raccolte dal solo candidato sindaco, i candidati di Italia Viva – rivendica la nota della Lista – Carlo Calenda li ha convintamente e attivamente sostenuti, tutti, non solo quelli risultati eletti, durante tutta la campagna elettorale per le elezioni comunali”. “Vogliamo inoltre ricordare ai nostri colleghi che in occasione delle ultime elezioni suppletive per la Camera dei Deputati nel collegio Roma 1, Azione ha ritirato la sua candidata, Valentina Grippo, sostenendo ancora una volta la corsa dello stesso Valerio Casini con generosità e convinzione”, aggiungono dalla ‘Lista Calenda’. “Siamo comunque persuasi che un percorso comune dei riformisti sia nell’interesse dei romani e della città, ma altrettanto convinti che non ci siano attualmente i presupposti per continuare questa strada insieme. Su questo concordiamo con i nostri colleghi”, conclude la nota.

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