Economia e Lavoro

Carburante più ‘leggero’ con la nuova proroga del taglio delle accise

 

Esteso di 10 giorni il provvedimento del Governo che ha calmierato i prezzi. Ultimo giorno di sconti il 2 maggio

 

Caro carburante, prorogato il taglio delle accise. Con il decreto ministeriale “firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa sulla benzina e sul gasolio” che viene quindi esteso fino al 2 maggio. La misuraera stata decisa dal Governo per contenere il prezzo dei carburanti ed alleviare l’impatto sui bilanci delle famiglie e delle imprese. Quando il Governo aveva approvato questa misura, sapevamo che avrebbe avuto una durata di appena un mese. In ogni caso, il Governo aveva promesso che avrebbe valutato l’andamento del mercato per poi, eventualmente, intervenire ulteriormente per contenere i prezzi del carburante. Dunque, adesso arriva questa mini proroga di 10 giorni. Il taglio delle accise, quindi, viene esteso fino al 2 maggio 2022. Proroga che è stata possibile in quanto il Governo sfrutterà ancora l’extragettito dell’IVA sui carburanti per finanziare ulteriormente il taglio delle accise. L’effetto combinato del taglio delle accise e di altri fattori tra cui il calo delle quotazioni del petrolio ha permesso di “contenere” i prezzi per un pieno di benzina e diesel. Secondo le rilevazioni sui costi medi comunicati nella giornata di ieri, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,797 euro/litro. Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato era di 1,937 euro/litro. Passando al diesel, in modalità self, il prezzo si attestava a 1,792 euro/litro. In modalità servito, invece, la media era di 1,934 euro/litro. Il taglio è stato reso possibile, come detto,  dagli incassi ottenuti dai maggiori proventi Iva legati al rincaro dei prezzi dei carburanti delle ultime settimane. Franco, infatti, ha spiegato che la proroga è stata varata “utilizzando il sovra-gettito Iva come consentito dalla normativa”. Pertanto, “l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi fino al 2 maggio”. Si conferma così quanto preannunciato alla fine di marzo dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, che aveva indicato la possibilità di una proroga della misura, in vigore, inizialmente, fino al 22 aprile, ossia 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto contro il caro energia. In particolare, nel testo del decreto si leggeva: “In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante sono rideterminate in 478,4 euro per mille litri per la benzina (dai precedenti 728,4 euro) e in 367,4 euro per il diesel (617,4 euro)”. La misura ha, quindi, portato a un taglio delle accise di 25 centesimi al litro per i due principali carburanti utilizzati dagli automobilisti italiani e una contestuale discesa dei prezzi al di sotto della soglia dei 2 euro.

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