Esteri

Carte segrete trovate a Mar-a-Lago, nuova incriminazione per Trump

Ancora una tegola per l’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump che va ad aggiungersi alla precedente vicenda ‘Stormy Daniels’ e che pone un nuovo ostacolo sulla strada di un ritorno alla Casa Bianca. Trump ha annunciato con un post di essere stato incriminato per la vicenda delle carte segrete trovate nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Il suo legale, James Trusty, parlando alla Cnn ha fatto sapere che il tycoon si presenterà in tribunale a Miami martedì e che attende una copia dell’incriminazione fra venerdì e martedì: “Se vogliono continua a giocare, ce la consegneranno alle 15.01 di martedì”, ha aggiunto l’avvocato, riferendosi al fatto che Trump deve essere in tribunale alle 15.00. Sono sette i capi d’accusa mossi contro Trump, fra cui la violazione dell’Espionage Act per aver trattenuto volontariamente documenti legati alla difesa nazionale e non averli consegnati ai responsabili, la cospirazione, l’ostacolo alla giustizia e dichiarazioni false. Tuttavia, secondo la Cnn, l’ex presidente degli Stati Uniti non avrebbe cambiato i suoi programmi legati alla campagna elettorale e avrebbe confermato i due comizi previsti per sabato. L’indagine sulle carte segrete è iniziata nel 2021, quando gli Archivi nazionali hanno notato che il tycoon non aveva consegnato tutti i documenti prima di lasciare la Casa Bianca, ed è sfociata nella perquisizione dell’Fbi a Mar-a-Lago lo scorso anno. “Sono stato incriminato”, ha scritto su Truth Donald Trump, che con questa incriminazione diventa il primo ex presidente nella storia americana ad affrontare accuse a livello federale. Accuse federali che disegnano per gli Stati Uniti – si legge sul New York Times  – una situazione senza precedenti dato che Trump “non solo è un ex presidente ma è anche il front runner alla nomination repubblicana alle elezioni 2024 che potrebbe trovarsi ad affrontare Joe Biden, la cui amministrazione sta ora cercando di incriminarlo”. Il tycoon non ha dissimulato la rabbia: “Oggi è un giorno buio per l’America”, ha scritto, dicendosi “innocente”. Poi ha pubblicato un video di 4 minuti in cui parla ai suoi sostenitori: “Vanno contro un presidente popolare” con la “bufala degli scatoloni. Questa è un’interferenza nelle elezioni a livello più alto. Vogliono distruggere la mia reputazione perché vogliono vincere le elezioni”.

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