Roma Capitale

Casa di riposo lager, la promozione su internet: “Renderemo piacevole il soggiorno”

La proposta, su internet e non solo, era quello di una struttura che “eroga servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale ad anziani non più completamente autosufficienti che, pertanto, non possono più risiedere presso il proprio domicilio o presso le proprie famiglie”. Ma la realtà era ben altra. Con schiaffi, insulti e minacce. Poi latte ‘allungato´ con acqua e sedativi per far dormire tutto il giorno, porte chiuse delle stanze come una prigione.  Sulla di base di queste situazioni al limite, riscontrate nella casa di riposo ‘Villa Enrica’, a Lido dei Pini, la Procura di Velletri ha chiesto ed ottenuto una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone. Per altri due soggetti c’è stata una applicazione di misure interdittive (divieto temporaneo dell’esercizio della relativa impresa o professione). I carabinieri del Nas che hanno eseguito il provvedimento giudiziario hanno anche fatto 7 perquisizioni.

‘Villa Enrica’ prometteva: “La nostra residenza si prende cura dei suoi ospiti non solo erogando loro servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale, ma anche rendendo piacevole il loro soggiorno in RSA da un punto di vista umano, conferendo centrale importanza alla relazione che può instaurarsi tanto nel gruppo dei pazienti, quanto tra i pazienti e il personale che opera all’interno della casa di riposo”.
Le intercettazioni audio e video fatte dagli investigatori hanno testimoniato “sistematiche condotte vessatorie fisiche e verbali nonché reiterate intimidazioni anche mediante strattoni, colpi, insulti, minacce e lancio di oggetti”. Ma anche “omissioni nella cura degli ospiti residenti e somministrazione massiccia di farmaci sedativi, senza alcuna necessità e al di fuori di alcun piano terapeutico, così da sopire gli ospiti durante la notte evitando richieste di assistenza consentendo agli operatori sanitari di riposare indisturbati”. E poi “omesso approvvigionamento di generi alimentari/ beni di prima necessità (il latte veniva ‘allungato´ con acquaal fine di lucrare al massimo sui profitti generati dall’attività); inesistenza di qualsiasi attività ludica o ricreativa per gli anziani i quali erano anche costretti a restare nelle loro camere dalle 18.00 serali fino al mattino successivo”.

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