“Ci auguriamo che la proposta del Campidoglio sulle nomine del nuovo cda della Centrale del Latte di Roma sia l’occasione di un vero e radicale cambio di passo finalizzato al rilancio dell’azienda, all’attenzione degli allevatori del territorio, alla promozione del marchio e alla tutela e al riconoscimento delle capacità di tutto il personale. Ma da adesso in poi ci attendiamo più trasparenza. Basta con le decisioni e i programmi decisi nelle ‘segrete stanze’ del Campidoglio dal Sindaco e dalla Giunta, lontani dal dovuto confronto con le commissioni capitoline preposte e l’Aula Giulio Cesare”. Lo ha dichiarato il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori nel corso del suo intervento in commissione capitolina Bilancio. “È mancato il confronto anche con le organizzazioni sindacali, senza dimenticare gli anni trascorsi nell’indifferenza di Roma Capitale, causa di forti perdite di fatturato e timori per l’occupazione. Attendiamo presto un efficace piano strategico di rilancio per un rapido recupero degli introiti e delle quote di mercato di perdute. La Centrale del Latte di Roma non è solo un’azienda la cui attività coinvolge e promuove tutto il Lazio, è un simbolo per ogni romano, un bene comune che torna alla città che si attende di potersene fregiare come di un rinnovato fiore all’occhiello”, conclude Fabrizio Santori.