Economia e Lavoro

Cgil, Cisl e Uil celebreranno il 1 maggio a Potenza ricordando i 75 anni e il valore della Costituzione

 

Sarà Potenza ad ospitare, quest’anno, la manifestazione nazionale per il Primo Maggio di Cgil, Cisl, Uil. L’attualità dei principi e dei valori della Costituzione, a 75 anni dalla sua promulgazione, sarà l’argomento che caratterizzerà gli interventi dei tre leader sindacali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri.  Come è ormai tradizione, poi, nel pomeriggio, a Roma, si svolgerà il Concertone di Piazza San Giovanni, promosso da Cgil, Cisl, Uil. “Abbiamo concordato unitariamente di collocare le festività del Primo maggio a Potenza, in Basilicata, mettendo come tema dell’iniziativa nazionale i 75 anni della Costituzione: è un tema di assoluto valore e di grande significato, anche in coerenza con i richiami del presidente della Repubblica Mattarella”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, durante la trasmissione Start su SkyTg24. “Inutile dire che parlare di Costituzione significa valorizzare e riprendere il tema dell’articolo 1: c’è tanto da fare sui temi del lavoro e per attuare l’articolo 46 che parla di partecipazione dei lavoratori rispetto alle proprie aziende”. “Metteremo in campo una mobilitazione lunga che ci aiuti a parlare con le persone, a spiegare le nostre priorità, e a riaprire un confronto con il Governo perchè questo Paese lo salviamo se remiamo tutti nella stessa direzione. Dobbiamo cambiare il sistema pensionistico, dobbiamo trovare soluzioni sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, dobbiamo rilanciare una forte iniziativa per la sanità pubblica, dobbiamo parlare di non autosufficienza, dobbiamo chiedere al governo certezze per le risorse collegate alla necessità di rinnovare i contratti pubblici. L’obiettivo per noi è aprire una grande fase di sensibilizzazione e di confronto, di discussione con le persone su questi temi, anche per spiegare la debolezza del dialogo sociale e del confronto che sta caratterizzando questi mesi tra parti sociali, sindacati e governo. Lo sciopero generale -prosegue- non è all’ordine del giorno. Ragioniamo su come avviare una fase di mobilitazione nei luoghi di lavoro e nel territorio che potrà vedere la convocazione di una grande manifestazione nazionale.

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