La guerra di Putin

CIA,  incontro segreto con Zelensky sui prossimi sviluppi della guerra

Il direttore della CIA William J. Burns si è recato in segreto nella capitale dell’Ucraina pochi giorni fa per informare il presidente Zelensky di  ciò che la Russia sta pianificando militarmente per le prossime settimane e mesi. Il viaggio di Burns arriva in un momento critico della guerra quando le forze russe stanno organizzando un massiccio assalto a Bakhmut che sta causando molte vittime da entrambe le parti e costringendo l’Ucraina a soppesare le sue risorse.  La cosa più importante per Zelensky e i suoi alti funzionari dell’intelligence durante l’incontro, ha riguardato i tempi,in attesa dei prossimi interventi degli Usa e dell’Occidente, nonostante da parte dei repubblicani, in maggioranza alla Camera,

ci sia  un certo calo di tensione a sostegno degli aiuti all’Ucraina.  

Fonti anonime, riportate dai media internazionali,  hanno riferito che Burns avrebbe sottolineato l’urgenza emergente dal campo di battaglia ma riconoscendo  che in futuro l’assistenza potrebbe essere più complicata  da ottenere.

Zelensky comunque è uscito da questo incontro con l’impressione che il sostegno dell’amministrazione Biden a Kiev rimarrà forte e che i 45 miliardi di dollari per l’Ucraina approvati dal Congresso a dicembre, dureranno fino a luglio o agosto, ma  Kiev è meno sicura che il Congresso approvi un successivo pacchetto di assistenza supplementare multimiliardario.

Mentre i falchi repubblicani  al Congresso continuano a favorire l’armamento dell’Ucraina, altri conservatori hanno affermato di voler controllare il Governo per i miliardi di dollari destinati allo sforzo bellico.

Burns è una figura rispettata nella cerchia ristretta di Zelenskyj da quando avvertì,  nel gennaio 2022, che le forze russe avrebbero cercato di catturare l’aeroporto Antonov di Kiev nelle fasi iniziali dell’invasione a febbraio. Il suo messaggio, consegnato allora di persona, era basato su una valutazione dell’intelligence che aiutò l’Ucraina a prepararsi nella difesa dell’aeroporto per bloccare la Russia nei suoi intenti di occupare Kiev.

Inoltre la visione scettica di Burns sulla disponibilità russa a negoziare lo ha reso caro a Zelensky, che si attiene scrupolosamente ai consigli della CIA.

“La maggior parte dei conflitti finisce con i negoziati, ma ciò richiede una serietà da parte dei russi in questo caso che non credo si veda”, ha detto il mese scorso Burns all’emittente pubblica USA  PBS aggiungendo ”almeno, non è nostra opinione che i russi siano seri a questo punto riguardo a un vero negoziato”.

Al momento è in corso in un’intensa guerra di logoramento nell’Ucraina orientale intorno a Bakhmut che ha un valore strategico relativamente scarso, ma ha assunto un’importanza simbolica per entrambe le parti, in particolare per la Russia, che dall’estate scorsa non conquistava una grande città ucraina. Gli analisti militari prevedono che un aumento dei combattimenti questa primavera potrebbe determinare la traiettoria della guerra, mentre gli  Stati Uniti e l’Occidente stanno inviando veicoli corazzati, artiglieria e missili in Ucraina nel tentativo di rafforzare la sua potenza di fuoco, sperando che l’equipaggiamento aggiuntivo consenta  all’esercito di Zelensky di sfondare le aree controllate dalla Russia come Zaporizhzhia, con un’offensiva che dovrebbe iniziare nel i prossimi mesi.

La Russia, nel frattempo, potrebbe lanciare la propria offensiva in primavera e forse , a arruolerà più militari dopo la mobilitazione  di 300.000 uomini.Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha presentato a dicembre una proposta per aumentare il personale militare del paese a 1,5 milioni entro il 2026, rispetto agli attuali 1,1 milioni. Secondo i funzionari dell’intelligence occidentaleMosca starebbe dimostrando di sopportare pesanti perdite, inoltre l’anno scorso, molte delle reclute erano  inesperte con solo due settimane di addestramento prima di essere inviate in prima linea, ma negli ultimi mesi la Russia ha migliorato la formazione dei militari.

Burns, ex ambasciatore in Russia, negli Stati Uniti è uno dei massimi esperti di questioni russe  e durante l’amministrazione George W. Bush, quando fu discusso il tema dell’adesione dell’Ucraina alla NATO, Burns sottolineò la profondità dell’opposizione russa a questa ipotesi in una nota a Condoleezza Rice, allora segretario di stato. “L’ingresso dell’Ucraina nella NATO è la più brillante di tutte le linee rosse per l’élite russa, non solo [Vladimir] Putin)”, ha scritto. “Devo ancora trovare qualcuno che veda l’Ucraina nella NATO come qualcosa di diverso da una sfida diretta agli interessi russi”. Ma più recentemente, Burns ha collegato la decisione del presidente russo di invadere l’Ucraina come un passo fondamentale nel suo obiettivo di riportare Mosca al suo antico splendore. “(Putin) è convinto  – ha dichiarato Burns- che il suo destino come leader della Federazione sia quello di ripristinare la Russia come una grande potenza” e “crede che per farlo sia necessario ricreare una sfera di influenza ai confini della della Russia e non crede che si possa farlo senza controllare l’Ucraina. Quindi questa è la causa  di  questa orribile guerra”.

Burns ha anche visitato l’Ucraina a novembre con viaggi che offrono al capo delle spie Usa l’opportunità di creare fiducia alle sue controparti  ucraine e formare una migliore comprensione del conflitto.  A conti fatti la presenza della CIA in Ucraina e il sostegno a Zelensky sono dati di fatto noti almeno da un decennio prima dello scoppio del conflitto, un supporto fondamentale per Kiev, ma non decisivo per gli esiti della guerra.

Gi.Lo.

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