Roma Capitale

Città delle Arti, il Sindaco fa il punto sui lavori direttamente nel cantiere

Roma avrà una Città delle Arti dove tradizione e innovazione si intrecceranno nella creazione di un polo culturale unico nel suo genere. Sorgerà nell’area dell’ex Mattatoio e ospiterà l’università, un centro di fotografia, l’Accademia di Belle Arti, diverse associazioni e spazi per la cultura. Le prime aree ad aprire saranno gli ex fienili destinati all’Accademia. La prima sarà un grande laboratorio della carta che utilizzerà metodi di produzione antichissimi. La seconda, un laboratorio per la stampa digitale.

Il Sindaco Gualtieri ha effettuato un soprallugo ai cantieri. La visita è partita dai padiglioni di Roma Tre, Ateneo già presente nell’ex mattatoio con diverse aule. “Il progetto di Roma Tre – ha sottolineato il primo cittadino – impreziosisce il complesso. Stiamo parlando di un intervento di più di 50 milioni, che è il principale. Tra due anni il primo lotto sarà concluso, ma su alcuni cantieri siamo anche in anticipo. La Città delle arti nel suo complesso sarà un polo culturale straordinario“.

Complessivamente si tratta di un investimento di 80 milioni di euro “divisi in tre fonti – ha spiegato l’Assessore alla Casa e al Patrimonio Tobia Zevi – il cantiere di Roma Tre, il cantiere dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e il progetto Caput Mundi finanziato dal Pnrr“.

Tutto sarà pronto per il 2026 e il 2027;– ha poi aggiunto Umberto Marroni, delegato del comune per il progetto – per il 2026 l’80% sarà completo. Ci potrebbe volere qualche mese in più per gli ultimi padiglioni“.

La visita di oggi mostra che stiamo lavorando affinché l’ex Mattatoio, da luogo costantemente minacciato dal degrado e dall’abbandono che era, diventi uno spazio dove insegnare e produrre cultura come ce ne sono in tutte le grandi capitali europee e dove i giovani possano esprimere tutto il loro potenziale creativo. Sarà parte di questo sistema anche il primo Centro della Fotografia della Capitale, uno spazio mostre comprensivo di biblioteca, archivio e postazioni multimediali al quale la Sovrintendenza Capitolina sta lavorando, che sarà pronto per la fine del 2024“, così l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor.

 

Cronoprogramma interventi 

 

La trasformazione dell’ex Mattatoio di Testaccio nella Città delle arti sarà completata tra il 2026 e il 2027, con inaugurazione graduale dei vari padiglioni.

I due rimessini centrali, uno destinato a bar/ristorante al servizio soprattutto dei visitatori del museo, e l’altro destinato a mensa per gli studenti, sono pronti e saranno attivati nel 2024. Il centro della fotografia, i cui lavori sono in corso, sarà pronto per la fine del 2024 mentre il padiglione di fronte, destinato ad eventi, per il 2026.

I nuovi padiglioni per l’Accademia delle Belle Arti negli ex fienili sono pronti e saranno attivati entro Natale mentre per gli spazi delle botticelle, sempre destinati all’accademia, si attende una delibera in giunta e il completamento delle stalle a villa Borghese, prima di poter sbloccare i lavori che potrebbero durare non meno di tre anni e chiudersi a inizio 2027. Infine i nuovi padiglioni per la facoltà di architettura di Roma Tre saranno pronti per il 2025 mentre “per il 2026 potrebbe essere pronto il padiglione frigorifero, all’angolo esterno del complesso, che dovrebbe ospitare la biblioteca centrale della facoltà di Architettura”.

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