Il legislatore ha il preciso dovere di tutelare i “nuovi diritti”, “ma in mancanza di un suo intervento, mancanza a volte giustificata dal tumultuoso evolversi della società, la Corte non può, a sua volta, rimanere inerte, specie quando sono in gioco i diritti di minoranze, la cui tutela è il naturale campo di azione dei giudici, quali garanti di una democrazia veramente inclusiva”.
A dichiararlo è il Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, nella relazione inerente le attività svolte dalla Consulta nel 2020.