Covid

Covid, in Italia i vaccini hanno evitato 150mila decessi

La campagna contro la pandemia, secondo l’Iss, ha scongiurato anche 500mila ospedalizzazioni

 

La campagna vaccinale contro il COVID-19 in Italia ha permesso di evitare circa 8 milioni di contagi certi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, oltre 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi. La stima è riportata in un rapporto appena pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità. Speranza: “Circolazione virus significativa, serve mascherina”. Isolata per la prima volta nel nostro paese la variante Xf. Secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità “è un fenomeno a cui prestare attenzione, ma non vi sono elementi di preoccupazione”. Gli antivirali Covid saranno a disposizione di medici di base e farmacie. Il sottosegretario alla Salute Sileri a Sky TG24: “Auspicabile stop alle mascherine al chiuso dal prossimo mese”. Poi Palù numero uno dell’Aifa: “Dalla pandemia dovremmo avere appreso come affrontare la prossima pandemia, perché la prossima ci sarà: stiamo alterando il pianeta, stiamo violando le nicchie ecologiche, con contaminazione ambientali, coltivazioni massive, uso indiscriminato di antibiotici, allevamenti  intensivi”.  Palù ha sottolineato, tra i problemi della gestione di questa pandemia in corso, i limiti dell’informazione, con una ‘bulimia infodemica’ e i “troppi esperti”, “autodefiniti virologi” oltre alla necessità di “intervistatori preparati” e che “sappiano scegliere gli interlocutori”. Ed ancora Giovanni Rezza (Salute): “Non ci sono rischi a fare più dosi di vaccino” anti-Covid. Per il secondo booster, in ogni caso, “se un giovane dovesse essere vaccinato a ottobre sarebbe passato un anno dal primo richiamo. E, come avviene per l’influenza, si tratterebbe di una vaccinazione normale”. Brutte notizie arrivano purtroppo per le infezioni che contagiano i minori: “Permane la situazione critica per i bambini più piccoli, nei quali il Covid determina quadri di maggior impegno, da proteggere maggiormente attraverso la vaccinazione dei genitori”. Lo sottolinea il report della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, monitorando i dati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti alla rete sentinella Fiaso. “Complessivamente sono 62 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati ‘per o con Covid’ nei quattro ospedali pediatrici. Nella rilevazione del 5 aprile erano 58”, precisa il report che nell’analisi evidenzia come “la variazione è minima e conferma il dato continuamente altalenante già registrato nel corso delle settimane precedenti. La classe di età più colpita come sempre è quella fra 0 e 4 anni (66%). Il 16%, invece, ha fra i 5 e gli 11 anni e il 18% tra 12 e 18 anni”.

aggiornamento pandemia Covid ore 14.54

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