“La notizia che il Governo tiri dritto sul decreto carburanti ponendo addirittura la fiducia è incomprensibile e rammarica profondamente. Assistiamo a una sproporzione evidente. È la dimostrazione di un decisionismo ostinato che va oltre il merito della questione che, a questo punto, sembra contare poco o nulla. È in atto una strumentalizzazione politica che porta a imporre con la forza una soluzione finta ad un’emergenza altrettanto finta, quella del caro benzina. Una strumentalizzazione giocata come sempre sulla pelle delle imprese, vittime incolpevoli di quello che appare un regolamento di conti dentro la maggioranza“. Lo sottolinea in una nota Assopetroli Assoenergia. “A nulla – si legge nella nota – è valso il ciclo di audizioni in Commissione parlamentare. A nulla il coro di critiche fondate, in particolare sul totem del prezzo medio. Inascoltato perfino il Presidente AGCM Rustichelli che ha bollato la misura simbolo del Decreto come inutile e dannosa per la concorrenza. Nessun ripensamento nemmeno sul corollario di sanzioni draconiane per gli esercenti, a fronte di violazioni bagatellari sull’obbligo di comunicazione all’Osservaprezzi, che nulla hanno a che fare con la presenta speculazione. Inutili pure tutti gli emendamenti migliorativi del provvedimento. Contro tutto e tutti il Governo tira dritto smentendo gli auspici e perfino le promesse fatte nei tavoli di confronto con sindacati e rappresentanze. Non certo un buon viatico per la collaborazione leale e costruttiva con le imprese che dovrebbe portare alla riforma organica del settore a cui il Governo si dice interessato“.