Politica

Desideri (PPI): “Che strano Paese è diventato l’Italia”

 

Recita il secondo comma dell’articolo 71 della Costituzione: ”…il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori di un progetto redatto in articoli”. Noi di PENSIERO POPOLARE ITALIANO ci abbiamo provato, e ci stiamo provando, con tutte le nostre forze, ma la domanda che viene da porsi è la seguente: “…ma questo diritto riconosciuto dalla nostra Carta Costituzionale è nei fatti effettivamente facilmente fruibile dai cittadini, oppure no?”. Raccogliere cinquantamila sottoscrizioni, per una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare, per dei cittadini – per quanto organizzati possano essere – è un compito molto complesso: scrivere la norma, depositarla in Cassazione, inserirla sulla piattaforma del Ministero di Giustizia per la sottoscrizione con SPID o C.I.E., fissare appuntamento con le Corti di Appello – competenti per singola regione –  per far vidimare i fogli su cui raccogliere le firme, chiedere l’autorizzazione per i banchetti ( A Roma ed in altre grandi città lo devi fare almeno con 60 giorni d’anticipo) , inviare la domanda ai Comuni competenti, per l’occupazione di suolo pubblico, alle Questure per l’ordine pubblico per posizionare i banchetti, devi anche trovare le persone che possano essere ai banchetti – autorizzate per legge – ad autenticare le firme apposte dai cittadini, pagare i bolli ( non senza discutere per spiegare che l’occupazione del suolo pubblico fino a tre metri quadri non deve versare oneri o tasse locali), recarti nei vari Comuni a chiedere i certificati elettorali da accludere ai moduli sottoscritti dai cittadini, fare le copie del tutto e poi consegnarli alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica, per vedere assegnata (tutta la documentazione)  ad una Commissione competente, che può liberamente decidere che il tema indicato dalla Proposta di Legge non è prioritario per l’attività parlamentare, e quindi non avviarlo all’iter previsto che è quello delle discussioni preparatorie, nelle commissioni competenti, al termine delle quali la proposta può essere inviata alla discussione dei due rami del Parlamento, per essere eventualmente calendarizzata – previo pareri di competenza degli organismi tecnici – dalle conferenze dei Capigruppo di Camera e Senato. Capirete bene che questo iter – di per sé lunghissimo anche tentando di fare estrema sintesi – non agevola certamente la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese. Ma c’è un’altra sottolineatura che è la seguente: i cittadini devono raccogliere le firme di sottoscrizione alla proposta di iniziativa popolare in soli sei mesi, mentre Deputati e Senatori non hanno alcun obbligo, nei cinque anni di Legislatura, di discutere la proposta depositata…alla faccia della partecipazione di cittadini alla vita pubblica del Paese. C’è poi un altro aspetto se provi ad interfacciarti con i media italiani per far conoscere la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare, che hai depositato in Cassazione, nel più dei casi ti trovi difronte ad un “muro di gomma”,  condizioni queste che ti fanno comprendere che cittadino e sistema della comunicazione sono due ”mondi” che forse si incontrano all’infinito, e non nella vita reale. Ed infine, come non notare la difficoltà, per non dire l’impervio cammino da percorrere per tentare di trovare un raccordo, ed una eventuale attenzione, da parte delle Organizzazioni Sociali, degli Enti, degli Organismi Istituzionali, del mondo del Volontariato e dell’Associazionismo, del Terzo Settore e via discorrendo. In molti casi è più facile scalare l’Everest in ciabatte, piuttosto che avere una reale attenzione che non sia una semplice disponibilità di facciata. “ Pensate noi di Pensiero Popolare Italiano, – ha detto il segretario nazionale,  Fabio DESIDERI – abbiamo provato, e stiamo vivendo tutto questo, pur avendo immaginato una Proposta di Legge, di Iniziativa Popolare, il cui titolo è: <<Istituzione della Fondazione per la Famiglia e disposizioni per il sostegno economico e fiscale alle famiglie con figli>>; pensate se avessimo proposto altri temi. Che strano Paese è diventato l’ITALIA…”.

Nella foto il Segretario nazionale di PPI Fabio Desideri

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