Cronaca

Dispersi sul monte Velino, potrebbero essere stati travolti da una valanga. Continuano le operazioni di ricerca

Sul monte Velino, sull’area della valanga sotto cui si teme possano essere rimasti i quattro escursionisti dispersi da due giorni, si è svolta per tutto il pomeriggio di martedì una ricognizione aerea per valutare la possibilità di portare i soccorsi dall’alto. Approfittando di una buona visibilità sono stati impegnati tre elicotteri: quello del 118 partito dall’aeroporto aquilano di Preturo, un 139 della Gdf arrivato da Pratica di Mare e un 412 Vigili del Fuoco di Pescara. Sul posto impegati, oltre agli elicotteri anche decine di uomini e donne di forze dell’ordine e Protezione Civila. Si trattadi 8 militari della stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso a bordo di 2 mezzi e 13 della stazione dell’Aquila a bordo di 4 mezzi. Sul posto sono presenti anche Carabinieri, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Gdf Cnas, mentre gli alpini del IX reggimento hanno allestito strutture da campo per agevolare i soccorsi. Si sta valutando anche se far ripartire l’elicottero AV169 da Pratica di Mare. La speranza per quanto flebile di trovarli in vita non si è spenta, e continua ad essere imponente e determinata la mobilitazione delle squadre di soccorso. L’indizio a cui si lavora è il segnale di uno dei telefoni cellulari dei quattro, localizzato ieri dalla Guardia di Finanza a quota 1.800 metri, in prossimità del luogo dove ieri le squadre di soccorso hanno identificato una valanga, all’incrocio tra la Valle Majelama e quella del Bicchero. Valanga che potrebbe essere anche dei giorni scorsi e segnale che non dimostra comunque che i quattro fossero esattamente lì in quel momento. Sull’area della valanga è in corso una ricognizione aerea per valutare la possibilità di portare i soccorsi dall’alto. Gli Alpini del IX reggimento L’Aquila hanno montato due tende pneumatiche riscaldate, da poter usare per i briefing, come ricovero o refettorio. Montata anche una postazione radio di raccordo tra campo base e operazioni in quota. Sono presenti sul posto 20 Alpini con mezzi fuoristrada e il cingolato blindato composto di due unità, detto “bruco”. Sono al momento 51 gli operatori a terra: Soccorso Alpino e Speleologico, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, 118 regionale, Esercito Italiano e Carabinieri. Sono in arrivo altri 20 soccorritori, anche unità cinofile. “L’ipotesi, e purtroppo drammatica, è quella che la valanga posso averli travolti. Noi però stiamo lavorando per trovare quattro persone vive, che al momento sono disperse”, ha spiegato però Fabio Manzocchi, il capo stazione del Cnsas di Avezzano. “Abbiamo individuato questa grande valanga, un grande scarico di neve: la situazione al momento è veramente critica, continua a nevicare e quindi oltre gli accumuli vecchi c’è anche la neve nuova – ha proseguito il responsabile del Cnsas – dobbiamo aspettare”.

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