Roma Capitale

Ecco il calendario scolastico 2024-2025 della Regione Lazio. Si parte il 16 settembre

Le scuole del Lazio inizieranno lunedì 16 settembre 2024 per chiudere il 7 giugno 2025, con chiusure previste dal 23 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 per le vacanze di Natale e dal 17 aprile al 22 aprile 2025 per quelle pasquali. Per le scuole dell’infanzia il termine dell’anno è fissato al 30 giugno 2025.

La sospensione delle lezioni è stabilita per le seguenti festività nazionali:

  • 1° novembre
  • 8 dicembre
  • 25 dicembre
  • 26 dicembre
  • 1° gennaio
  • 6 gennaio
  • 20 aprile, Pasqua;
  • 21 aprile, Lunedì dell’Angelo;
  • 25 Aprile, Festa della Liberazione
  • 1° maggio, Festa del Lavoro
  • 2 giugno, Festa della Repubblica
  • Festa del Santo Patrono (se ricadente in un giorno di lezione)

Le singole istituzioni scolastiche, nella propria autonomia, avranno la possibilità di effettuare degli adattamenti al calendario regionale, purché siano garantite l’apertura entro e non oltre il 16 settembre e la chiusura il 7 giugno, con un numero minimo di 206 giorni di lezioni (per gli Istituti scolastici che hanno l’orario articolato su 6 giorni alla settimana); numero minimo di 171 giorni di lezioni (per gli Istituti scolastici che hanno l’orario articolato su 5 giorni alla settimana).

La comunicazione delle variazioni al calendario, proposte dalle scuole, dovrà essere inoltrata, dal ricevimento della circolare e improrogabilmente entro e non oltre il 15 luglio 2024 alla Regione Lazio esclusivamente per via telematica dalla PEC dell’Istituto scolastico alla nuova casella di posta elettronica certificata (PEC): programmazione.istruzione@pec.regione.lazio.it

unitamente alla delibera del Consiglio d’Istituto con la variazione del calendario, indicando, inoltre, date e modalità di recupero di eventuali sospensioni. 

Tutte le comunicazioni presentate successivamente a tale data non saranno, per alcun motivo, prese in esame considerato il grosso lasso di tempo concesso alle Istituzioni scolastiche per la richiesta di adattamenti e modifiche. 

In un’ottica di buone pratiche questo ampio spazio può consentire una migliore gestione delle eventuali integrazioni e/o rettifiche e soprattutto una tempestiva comunicazione a tutti i soggetti coinvolti, fermo restando la scadenza perentoria del 15 luglio 2024.

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