Cronaca

Emanuela Orlandi, la sorella: “Da mio zio nessuno stupro, mi ha fatto solo avances verbali” 

 

La sorella maggiore di Emanuela Orlandi, Natalina, non è stata molestata sessualmente dallo zio Mauro Meneguzzi. A dirlo, in conferenza stampa, è la stessa Natalina, in riferimento alle notizie riguardanti un coinvolgimento dello zio nella scomparsa della sorella. Il nome di Meneguzzi e le presunte molestie contro Natalina Orlandi sarebbero contenuti in una documentazione risalente al settembre del 1983 e consegnati dalla Procura della Santa Sede a quella di Roma. Nello specifico, la documentazione consisterebbe in un carteggio tra Agostino Casaroli, all’epoca Segretario del Vaticano, e un sacerdote, Mons. Serna, per molto tempo confessore della famiglia Orlandi, poi inviato da Giovanni Paolo II in Colombia. A Serna era stato chiesto di confermare se Natalina gli avesse svelato di aver subito molestie dallo zio Mario, marito di Lucia Orlandi. Quest’ultima è la sorella di Ercole e zia di Emanuela e Natalina. “Non esiste nessuno stupro. Io e mio zio lavoravamo insieme, mi ha fatto delle avance verbali nel 1978 ma quando ha capito che non c’era possibilità è finito tutto là”, ha detto Orlandi in conferenza stampa. “L’unica persona con cui mi sono confidata è stato il mio padre spirituale e il mio fidanzato dell’epoca, Andrea, che ora è mio marito”, ha aggiunto.
“Sbagliato o giusto che sia, non c’è stato assolutamente altro e infatti le nostre famiglie hanno continuato ad avere rapporti”, ha continuato, per poi evidenziare che “da parte di mio zio è stato un approccio quasi infantile da ragazzi, è stata una cosa molto semplice”. “Non c’è stato mai un rapporto fisico. Mi sono sentita a disagio, non è stata una situazione piacevole. Mi ha fatto capire con delle parole il suo interesse e io ho fatto capire che non ne avevo. È finita là. Non mi è piaciuto il modo in cui è uscita questa notizia. Mia zia ha 90 anni e miei cugini non sapevano niente. Ci siamo veramente stufati, siamo arrabbiati. Se è stato fatto per bloccare la commissione è ancora più vigliacco, fanno del male anche alla famiglia di Mirella Gregori”.
In merito alla scomparsa di Emanuela, Orlandi ha svelato che nel 2017 era stata contattata anche dal cardinale Angelo Becciu: “Dopo un giro di parole mi dice che mio fratello insiste tanto per avere la documentazione, ma che in quei documenti c’era questa storia che mi riguardava. Ho detto che non avevo problemi, poi ho detto che avrebbero avuto sulla coscienza delle persone anziane che non sapevano niente, così come i miei cugini. E loro ne erano all’oscuro fino a ieri sera. Becciu quei documenti non me li ha comunque dati”.
Il fratello di Emanuela e Natalina, Pietro Orlandi, ha poi sottolineato che lo zio “era fuori nel giorno in cui scomparve Emanuela”. “La prima cosa che fece mio padre è stato chiamarlo. Hanno fatto un’indagine, chiamate i figli. Io posso confermare che loro erano fuori. Io sono aperto a qualsiasi tipo di ipotesi, in passato anche la famiglia è stata seguita e controllata.
A distanza di 40 anni le procure dovrebbero convocare i responsabili di quella presunta ipotesi e interrogarli. Su cosa si sono basati? È una cosa gravissima, un sacerdote che riceve in confessione un pensiero non può dirlo.
La procura di Roma come lo ha saputo? La cosa è stata già indagato all’epoca. Mio zio era in vacanza lontanissimo da Roma. Queste cose le sapevano in procura. Mi domando come lavorano”.

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