Politica

Eurispes osserva l’informazione ai tempi della ripartenza pandemica

 

Diverse aperture, lunedì, sulla approvazione da parte delle Autorità europee del siero Novavax, mentre, da martedì, a spiccare in prima pagina tornano le dure cifre della pandemia, che nella giornata della Vigilia raggiungono il picco degli oltre 50mila nuovi contagiati.  Nonostante questi dati severi, le testate non presentano toni particolarmente allarmati, e la narrazione della battaglia contro il Covid ha accenti complessivamente positivi, con titoli e servizi dedicati alle disposizioni messe in campo con la nuova stretta anti-Covid di giovedì, accompagnate da un sostanziale consenso. Numerose le interviste a medici, epidemiologi ed esperti che confermano che il peggioramento del quadro rimane all’interno degli scenari già preventivati, con Tg5 che omaggia in un titolo l’impegno e l’abnegazione degli operatori sanitari.

Tg3: l’Italia molto meglio di un anno fa 

Questa lettura in parte “rassicurante” si esprime in molti servizi che, anche di fronte alle terapie intensive che si riempiono, continuano a guardare al bicchiere mezzo pieno. Essa viene altresì accentuata dal confronto con l’andamento internazionale del contagio, con i nuovi e più gravi picchi sia in Germania sia nel Regno Unito (diverse le menzioni nei titoli).
Molto chiare le parole di Enrico Mentana, che in più occasioni commenta come, tra lo scorso anno ed oggi, la situazione appaia nettamente migliorata. Analoga valutazione è mossa dal Tg3, che venerdì dedica un editoriale al ricordo del Natale 2020, vissuto in pieno lockdown e al successo della campagna di vaccinazione inaugurata proprio un anno fa.  La nube nera in questo orizzonte resta lo zoccolo duro dei 5 milioni di non vaccinati, oggetto di diversi servizi in settimana sia su Tg4 che su Tg La7.

Draghi “spariglia” le carte. Sorgi al Tg1: “pronto” per il Quirinale 

Praticamente archiviata con la fiducia al Senato la manovra economica, la corsa al Quirinale occupa sempre più il centro della pagina politica, con le dichiarazioni di mercoledì del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, (in apertura per tutti).
La “non indisponibilità” (Tg La7) del Premier Draghi a salire al Colle manda in subbuglio la politica dei partiti, dando luogo ad una serie di “inviti a restare” che spiccano soprattutto sulle testate Mediaset, che giovedì rilanciano la risposta del “centro-destra unito”, mentre Tg1 raccoglie, mercoledì, il commento dell’editorialista Marcello Sorgi de La Stampa, per il quale il Premier ha messo in campo una sostanziale disponibilità.
Servizi trasversali anche per gli “ultimi” saluti istituzionali del Capo dello Stato Sergio Mattarella, presente in 15 titolazioni.

Tg4 punzecchia il Governo sulla riconversione green 

Continua l’attenzione dei Tg Mediaset per i temi economici e, in particolare, sui disagi causati dai rincari energetici e sulle denunce della Cgil per centinaia di aziende a rischio nel Paese. Interessante l’approfondimento di giovedì del Tg4 sugli intoppi nella riconversione energetica e nella gestione dei rifiuti nucleari, con i commenti di Piero Sansonetti e del Vicedirettore de Il Sole 24 Ore, Alessandro Plateroti.
Spazio per i Tg Rai ai funerali dei lavoratori morti nel crollo della gru a Torino. Attenzione agli esteri per Tg La7, che martedì titola sull’elezione del nuovo Presidente cileno e giovedì sulla conferenza di fine anno di Putin, durante la quale il leader russo ha proposto l’Italia come mediatore tra Russia, Stati Uniti e Europa per risolvere le tensioni sul fronte ucraino.

2020/2021: un confronto 

Accennando un primo bilancio all’anno del prime time che si sta chiudendo, va segnalato che, in termini di pubblico, la fetta di audience guadagnata nel 2020, ed in particolare nel periodo di lockdown, si è assai assottigliata. Anche di questo l’Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza tornerà ad occuparsi nelle sue analisi semestrali.

 

 

Magistratura, Gratteri si candida alla Direzione Nazionale Antimafia

 

“Ho scelto di non candidarmi a Milano perche’ non ero interessato a guidare quella procura. Ho presentato domanda per la Direzione nazionale antimafia perche’ ritengo sia piu’ in linea con quanto da me fatto fino a questo momento. Vedremo”, così il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, in una intervista pubblicata da Il Resto del Carlino. Tra i temi affrontati da Gratteri anche quello dello sviluppo del Sud: “Mi auguro che i soldi destinati al Sud dal Pnrr contribuiscano a interrompere la fuga di cervelli che impoverisce le nostre terre. E’ un peccato perderli dopo averli formati. Spesso, quando si arriva alla laurea, il professore piu’ che il meritato titolo di studio, allo studente sembra ironicamente consegnare il passaporto”.

Parole come mafia e ‘ndrangheta sono uscite dal radar del governo? “Purtroppo, si'”. Ne e’ certo Gratteri, rispondendo alle domanda. “Quella che doveva essere una priorita’ bipartisan – ha spiegato il procuratore di Catanzaro- e’ scomparsa dall’agenda politica”. Gratteri anche confermato il suo giudizio negativo sulla riforma della giustizia: “Prima della riforma bisognava snellire l’iter dei processi, informatizzandoli. Sara’ sempre piu’ difficile condannare persone per reati contro la pubblica amministrazione, corruzione, reati ambientali, omicidi colposi e quant’altro. Mi indigna quando si ripete che questa riforma – ha aggiunto – sia stata fatta per ottemperare a una richiesta dell’Unione Europea. L’Ue ci aveva chiesto la riforma del processo civile e non di quello penale e, comunque, certamente non ci ha chiesto di ‘tagliare’ i processi con la scure”.

Related posts

Ecco la riforma della Giustizia digerita dal M5S e firmata dalla Cartabia

Redazione Ore 12

Governo Meloni – Conte: “Segnali preoccupanti”

Redazione Ore 12

Rousseau ha 5 giorni di tempo per dare al M5S i dati degli iscritti. Conte: “Ora si parte, si guarda avanti”

Redazione Ore 12