Porta i regali ai bambini, ma non è né Babbo Natale né la Befana. L’antica tradizione di Santa Lucia non si spegne e, in alcune aree del nostro Paese, è un vero e proprio “Natale anticipato” in miniatura, con una spesa complessiva per i doni ai bimbi che quest’anno dovrebbe aver sfiorato i 5 milioni di euro. A stimarlo è Confesercenti. Santa Lucia, la patrona di Siracusa la cui ricorrenza è fissata nella giornata di oggi 13 dicembre, è una delle sante più amate in Italia, titolare di feste dedicate su tutto il territorio nazionale a partire ovviamente dalla città siciliana. Una tradizione antichissima che in alcune località del centro-nord e del nord-est diventa una celebrazione che unisce agli aspetti religiosi anche un aspetto ludico, con la Santa che distribuisce giocattoli ai bambini nella notte tra il 12 ed il 13. È quanto succede, ad esempio, a Verona, Vicenza, Mantova, Brescia, Parma ed alcune aree dell’Emilia, Bergamo, Udine e alcune città e paesi del Trentino, dove i bambini, questa mattina, hanno ricevuto una lieta sorpresa. Non tutti, però: solo i piccoli che hanno lasciato per lei sul tavolo biscotti e un bicchiere di vino o di latte, oltre a una carota per l’asinello. Una festa dedicata principalmente ai bimbi, dunque, anche se non mancano le offerte per i più grandi, a partire dalle tante fiere e mercatini locali dedicati alla Santa. Nonostante le similitudini, però, Santa Lucia non è solo un Babbo Natale al femminile o una Befana che arriva prima, ma una tradizione del territorio che dal medioevo è arrivata fino agli anni dell’intelligenza artificiale. Diventando in qualche modo unica: nell’era delle feste di importazione, da Halloween al Black Friday, la festa di Santa Lucia va controcorrente. Una tradizione circoscritta a poche aeree del nostro Paese, che però resiste senza perdere la sua identità, ma diventando un volano per il commercio e per il turismo delle località coinvolte.
Post successivo