Per il sottosegretario al Mef, Federico Freni, addirittura l’orientamento “dovrebbe partire dalla scuola media per sapere coltivare i ragazzi e le ragazze per quello che possono dare e percepire il loro orientamento, cui anche la famiglia deve contribuire. Lo vedo con le mie figlie che sono alle elementari, stanno andando alle medie e c’è stata un’intelligentissima attività di orientamento delle maestre seppur tra le poche opzioni che le scuole medie offrono”.
L’obiettivo finale della formazione “non è l’accumulo di nozioni, quelle presto o tardi ce le darà l’intelligenza artificiale, ma avere teste che funzionano” e che siano appassionate: “Quello che manca in tanti di questa generazione è la passione- ha concluso Freni- Tanto si fa per guadagnare. Nel mercato del lavoro attuale si guarda a ‘Quanto guadagno oggi’ e non alla prospettiva”.
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