Le truppe dell’esercito israeliano stanno ora avanzando verso il centro di Gaza City, nell’ambito dell’offensiva di terra lanciata nella notte. Lo ha riferito un funzionario militare ai giornalisti. “Stiamo avanzando verso il centro” di Gaza City, ha detto. Alla domanda dei giornalisti sulla posizione dei soldati israeliani nella citta’ palestinese e sulla possibilita’ che le truppe avanzino verso il cuore del centro cittadino, ha risposto: “Si'”. “Ieri sera siamo passati alla fase successiva, la fase principale del piano per Gaza City. Le forze del Comando Sud dell’esercito israeliano hanno ampliato le attivita’ di terra nella principale roccaforte di Hamas a Gaza, ovvero Gaza City”, ha aggiunto il funzionario. Secondo l’esercito israeliano, a Gaza City ci sono tra 2 mila e 3 mila esponenti di Hamas. Lo ha riferito un funzionario militare israeliano affermando che e’ in corso da questa notte l’operazione “principale” a Gaza City. “L’operazione principale a Gaza City e’ iniziata ieri sera. Sappiamo che ci sono migliaia di terroristi di Hamas a Gaza City”, ha detto il funzionario. L’esercito ha stimato che ci fossero tra “2.000 e 3.000 militanti di Hamas” operativi nell’area, ha aggiunto la stessa fonte. Gaza City e’ il piu’ grande centro urbano del territorio dell’enclave palestinese nonche’ bersaglio dell’operazione dell’Idf finalizzata alla sua piena conquista.
Commissione Onu accusa Israele di genocidio a Gaza
Una commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite ha accusato oggi Israele di aver commesso un “genocidio” nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023, con l'”intenzione di distruggere” i palestinesi. “Abbiamo concluso che a Gaza si sta verificando un genocidio e che continua a verificarsi, e che la responsabilita’ ricade sullo Stato di Israele”, ha dichiarato la presidente della commissione, Navi Pillay. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, insieme al presidente israeliano e a un ex ministro della Difesa, hanno “incitato al genocidio” nella Striscia di Gaza, afferma un rapporto stilato da una commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite. La commissione “conclude che il presidente israeliano Isaac Herzog, il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant hanno incitato al genocidio e che le autorita’ israeliane non hanno preso alcuna misura contro di loro per punire tale incitamento”. La commissione, che non parla a nome dell’Onu, e’ fortemente criticata da Israele. Nel suo rapporto ha concluso che le autorita’ e le forze di sicurezza israeliane avevano commesso “quattro dei cinque atti genocidi” definiti dalla Convenzione del 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Tra questi: “uccidere membri del gruppo; causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo; infliggere deliberatamente al gruppo condizioni di vita volte a provocarne la distruzione fisica, totale o parziale; e misure volte a impedire le nascite all’interno del gruppo”.
Israele: “L’inchiesta Onu è falsa, commissari antisemiti”
“Tre individui che agiscono come rappresentanti di Hamas, noti per le loro posizioni apertamente antisemite – e le cui orribili dichiarazioni sugli ebrei sono state condannate in tutto il mondo – hanno pubblicato oggi un altro falso ‘rapporto’ su Gaza”. Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano dopo il rapporto della Commissione d’inchiesta guidata da Navi Pillay. “Si basa interamente su falsità di Hamas, riciclate e ripetute. Queste invenzioni sono già state ampiamente smentite. Israele respinge categoricamente questo rapporto distorto e falso e chiede l’immediata abolizione di questa Commissione d’inchiesta”.
Anp: “Gaza fossa comune. Urge intervento internazionale”
Il ministero degli Esteri dell’Autorita’ nazionale palestinese chiede un “intervento internazionale urgente ed eccezionale per proteggere i civili a Gaza City” alla luce dell’avvio da parte dell’esercito israeliano delle prime fasi dell’operazione di terra per conquistare la citta’, che la trasformera’ in “una fossa comune”. “Il fallimento della diplomazia internazionale nel fermare la guerra e’ sospetto e ingiustificato”, ha affermato il ministero degli Esteri palestinese in una dichiarazione, in cui considera con “estrema preoccupazione” la “ventatura”il modo in cui i membri del governo di Benjamin Netanyahu “si vantano” riguardo all’invasione di Gaza City. Questa operazione, afferma, “espone la vita di centinaia di migliaia di civili palestinesi al rischio di morte e sfollamento” e, a suo avviso, trasformera’ la capitale di Gaza in “una fossa comune e un territorio inabitabile, come e’ il caso dell’intera Striscia di Gaza”. Il ministero palestinese ha chiesto quindi “un intervento internazionale straordinario per porre fine a questo grave crimine e promuovere soluzioni politiche e diplomatiche che garantiscano l’immediata cessazione della guerra e dell’aggressione, la protezione dei civili, la prevenzione del loro sfollamento dalla Striscia di Gaza, l’immediato rilascio di ostaggi e prigionieri e la distribuzione sostenibile di aiuti”, si legge nella dichiarazione.
Padre Romanelli a Gaza: “Stiamo bene ma la situazione sta peggiorando”
“La situazione e’ gia’ da tempo che sta male e purtroppo diventa peggio”. Padre Romanelli, parroco della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, lo dice da Agora’ su Rai Tre. “Noi stiamo bene” rassicura, pur senza nascondere che “si sentono tanti bombardamenti, soprattutto nella zona ovest e nordovest della citta’ di Gaza”. “Noi – spiega – siamo a est. Continuiamo a essere qua con i nostri circa 450 rifugiati. Quello che noi abbiamo lo distribuiamo tra i rifugiati e pure ai nostri vicini che sono tanti, tantissimi”.
