Economia e Lavoro

Gioia Tauro, nel porto si sperimenta il lavoro a intermittenza

Il laboratorio del lavoro portuale di Gioia Tauro mette a segno un nuovo esperimento sulla strada del superamento del sistema dei picchi e della fornitura di manodopera temporanea. La locale Autorità di Sistema Portuale ha infatti reso noto che, dopo Medcenter Container Terminal, anche il terminalista del gruppo Grimaldi “Automar, che gestisce la movimentazione delle autovetture nello scalo portuale calabrese, e le organizzazioni sindacali unitarie (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul), supportate dall’assistenza dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, hanno sottoscritto un accordo che consentirà per tutto il 2023 l’utilizzo dei lavoratori iscritti nell’elenco della Gioia Tauro Port Agency, mediante la forma contrattuale dell’intermittenza”. L’Agenzia è quella istituita dalla Finanziaria 2017 e più volte rifinanziata che avrebbe dovuto provvedere alla ricollocazione degli esuberi del terminal container per arrivare, con i lavoratori rimasti al suo interno, alla creazione, secono i piani del Presidente dell’Adsp Andrea Agostinelli, di un articolo 17 con tutti i crismi, partecipato dai terminalisti. Che, evidentemente, sono di altro avviso. Sicché la scorsa primavera si è adottata la novità dell’intermittenza, un istituto sconosciuto al Ccnl porti, per l’applicazione del quale occorre quindi un accordo ad hoc fra le parti. “Si tratta di uno strumento unico, definito per il porto Gioia Tauro, in quanto interessato da un vistoso incremento dei traffici delle autovetture, che permetterà, nel caso di picchi di lavoro, rispetto ai quali risulterà insufficiente la forza lavoro interna all’organico del Terminalista e delle imprese ex articolo 16, di sopperire alla carenza di manodopera utilizzando il personale dell’Agenzia portuale con la qualifica di driver, specializzazione che, grazie ad un preciso percorso formativo, sarà estesa a tutti i suoi 100 iscritti. È stata una decisione importante che permetterà di offrire un percorso di formazione specifico, grazie all’accordo già sottoscritto dall’Adsp alla Regione Calabria e ai centri per l’impiego, nell’ambito del programma Gol, (Programma di Garanzia e Occupabilità dei Lavoratori), finanziato coi fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” ha spiegato una nota dell’ente.

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