Economia e Lavoro

  Governo-Parti Sociali, ripartito il tavolo sulla sicurezza sul lavoro

di Wladymiro Wysocki

Nella mattinata di ieri 15 marzo presso la sede del Ministero del Lavoro, in Via Flavia 6,

nella sala D’Antona il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone ha ricevuto le rappresentanze sindacali dando seguito al tavolo di lavoro già avviato il 26 febbraio scorso presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Ministro ha introdotto la mattinata esortando che il tema della sicurezza sul lavoro debba essere argomento unitario e non divisivo e citando il Ministro “dobbiamo garantire vite umane sul lavoro”.

Tantissimi sono stati gli argomenti trattati e che già nel pomeriggio del 18 marzo alle ore 15.30 verranno ripresi e approfonditi nel dettaglio nel tavolo tecnico. Il tema che ha prevalso su tutti è stato quello della patente a punti o meglio a crediti come lo stesso Ministro ha voluto precisare perché identifica come la strada da intraprendere non sia quella meramente punitiva ma di qualificazione. Ancora è lunga la strada per definire come si arriverà alla certificazione della patente a crediti che dal 1° ottobre sarà in vigore, ma da subito nel tavolo tecnico di lunedì prossimo si accoglieranno tutte le proposte per andare a definire le modalità. Ovviamente è un primo approccio e tanto ancora verrà modificato ma sicuramente è un segnale di consapevolezza della emergenza e urgenza nella quale viviamo nel mondo del lavoro.

Formazione e addestramento, altro tema importantissimo nel definire anche gli accordi stato regione in attesa ormai da troppo tempo fermi al tavolo delle varie regioni e che in tempi stretti deve essere licenziato così da fornire uno strumento nuovo e chiaro per la formazione dei lavoratori e nello specifico dei datori di lavoro. Codice degli appalti, non meno importante, ma sul quale si sono trovate diversificazioni di pareri e di posizioni prese, forse con motivazioni più di appartenenza ideologica che tecnica, ma ne vedremo gli sviluppi. Un codice degli appalti che deve essere rettificato sotto molti aspetti e sicuramente ampliato anche per i lavori privati. Dobbiamo pensare alla realtà del lavoro e alla realtà delle imprese, oggi sono per il circa 95% piccolissime, piccole e medie imprese e pertanto il cosiddetto grappolo dei subappalti resta un tema difficile da affrontare.

Sicuramente lo possiamo monitorare ed evitare una nuova tragedia come nel cantiere di Firenze nella quale le imprese presenti erano ben sessanta di cui trenta individuali dove per identificarle sono state necessarie tre giornate. Ottimo il lavoro del reclutamento e formazione dei nuovi ispettori anche se ad oggi ancora insufficiente per coprire le necessità ispettive sull’intero territorio. Ma anche in tal senso lo stesso Ministro Calderone ha voluto precisare la difficoltà nel reclutamento sia per una carenza di requisiti formativi base, precisava come il Testo Unico di Pubblico Impiego definisce che si deve essere in possesso del titolo di laurea quinquennale.

A tal proposito per venire incontro alle necessità e per non penalizzare le altre professioni estremamente valide e competenti si deve modificare il testo unico per guardare anche alle lauree triennali, ai geometri, e periti agrari e dare ampio respiro a tutte quelle professioni altamente specializzate che possono essere un valido supporto alle forze cosiddette ispettive.

La qualificazione delle imprese, altro zoccolo duro, necessaria per garantire il lavoro sicuro cominciando dallo storico dell’impresa sulla base della registrazione alla camera di commercio quale motivo di serietà. Lo stesso vale per l’alternanza scuola lavoro, capire dove i nostri ragazzi vanno ad apprendere la loro formazione, capire se quell’azienda ha già una nota dolente in termini infortunistici o sanzionatori e quindi motivo di definizione per acconsentire quali sono le aziende maggiormente virtuose per accogliere i ragazzi ai fini di una preparazione professionale. Nessun passo indietro per il tesserino di cantiere a dire il vero già normato ma che deve essere ancora di più elemento di qualificazione delle maestranze anche per identificare un determinato lavoratore e capire a quale azienda e contratto fa riferimento. Il Direttore dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro), Dott. Paolo Pennesi, ha voluto precisare la situazione attuale degli ispettori presenti nel territorio almeno per alcune città quali Roma con 57 unità, Torino con 49, Bologna 20, Milano 30 e Firenze 18. Alla luce della situazione attuale e con le nuove assunzioni previste si ha una previsione di una panoramica ispettiva di circa 30.000 interventi nazionali in breve termine con un aumento del circa il 40%. Importanza dei Rappresentanti del Lavoratori (RLS) ma soprattutto degli RLST (Territoriali) da istituire per quelle aziende con un numero veramente esiguo di lavoratori. Lavorare sul coordinamento ispettivo sulla base di un database da costruire per ottimizzare le risorse sul campo che sarà sempre gestito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Attenzionato è il lavoratore a distacco, la somministrazione illecita, la specifica formazione sulla base dei rischi e la strada forse senza ritorno dell’istituzione del reato sull’omicidio del lavoro nel codice penale. Chiarimenti del Ministro anche per quanto riguarda la formazione della sicurezza nella scuola, sicuramente un tema al tavolo tecnico e in discussione che sta prendendo sviluppi ma del quale non nasconde alcune difficoltà con il Ministero della Pubblica Istruzione. La necessità di organizzare e definire piani formativi anche nell’ottica di un riassetto del corpo docente e per questa motivazione si è preferito dare il via inserendo la materia nei piani già stabiliti dell’educazione civica. Poco, insufficiente ma al momento è un inizio dal quale partire e poter incrementare nel corso del tempo. La sicurezza sul lavoro è una emergenza nazionale, è uno sfregio dei nostri valori costituzionali alla tutela al diritto del lavoro. Si necessità di un patto nazionale per affrontare la battaglia di civiltà, chiamando tutti a lavorare nella stessa direzione in una azione corale. Lavorare non può volere dire mettere in conto di morire, abbiamo il dovere di intervenire subito, immediatamente. Ogni nostro ritardo è terreno perso che lasciamo alla guerra del lavoro dove ogni giorno si muore.

*Esperto di sicurezza sul lavoro

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