Economia e Lavoro

Ikea GB, aumento 80% dei prezzi causa crisi materie prime. Possibili ripercussioni anche in Italia

La notizia riportata dai media riguarda il Regno Unito , ma siamo convinti, che in considerazione della dimensione multinazionale del gruppo Ikea, valga anche per l’Italia dove ormai ha solide radici di mercato. Perché Ikea potrebbe costarti caro? Sino ad oggi il noto marchio svedese era orgoglioso dei prezzi economici che aiutano a mantenere i suoi eleganti mobili impacchettati che volano dagli scaffali, ma uno studio britannico rivela che un aumento dell’80% dei suoi prezzi contribuisce indifferentemente al costo della vita dei compassati inglesi. D’altra parte Ikea ha accusato il maggior costo delle materie prime e delle spedizioni a causa prima della pandemia e della guerra in Ucraina poi, che anno comportato un generale aumento delle materie prime. Secondo lo studio di Retail Week, il set di tavoli e sedie Jokkmokk dell’azienda svedese è aumentato dell’80% da 99 a 179 sterline. Un divano a due posti Glostad che costa da 90 a 150 sterline con un aumento di oltre il 60%, mentre una cassettiera Brimnes è aumentata del 47% da £ 85 a 125%, lo stesso vale per il materasso super king Vatnestrom aumentato del 32% da 650 a 859 sterline e i telai dei letti, come Fyresdal e Slattum, sono aumentati del 46%. Ikea ha affermato di aver mantenuto i prezzi bassi in modo che “il maggior numero di persone possibile sia in grado di permetterseli [e] questo rimane il nostro obiettivo”. Ma ha aggiunto: “Non siamo immuni dagli sviluppi macroeconomici che le imprese, i rivenditori e il pubblico stanno attualmente affrontando, dall’aumento dei costi dei materiali e dei trasporti alla guerra in Ucraina e all’inflazione”. Dal giacinto d’acqua al sughero, dalle fibre di banano al rattan, IKEA sta facendo sempre più uso delle fibre naturali. Si tratta di materiali non solo naturali e rinnovabili, ma anche dotati di grande carattere e quindi capaci di rendere unico ogni prodotto finito. Ma il grosso è in legno Il legno che viene fornito da oltre 50 paesi diversi: Polonia, Russia, Svezia e Germania sono i paesi da cui proviene la maggior parte del legno utilizzato da IKEA, i tipi più comuni nei sono il pino, la betulla, il faggio e l’acacia. Da considerare che per ritorsione contro le misure economiche di embargo da parte della UE, Mosca ha vietato l’esportazione della pregiata betulla russa creando un problema anche sul mercato della cellulosa. In verità l’aumento dei prezzi del Gruppo a livello internazionale è ben superiore a quel 9% che l’azienda aveva previsto a inizio 2022 e la Gran Bretagna potrebbe non essere l’unico esempio diaumenti che potrebbero stabilizzarsi anche per il 2023.

G.L.

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