Politica

Il Senato dice sì al Ddl Nordio sulla Giustizia. Ora parola alla Camera

 

L’aula del Senato ha approvato il disegno di legge ‘Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare’ (cosiddetto ddl Nordio). I sì sono stati 104, i no 56 e nessun astenuto. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

GELMINI: IN DDL NORDIO APPROCCIO LIBERALE E GARANTISTA

“La riforma della giustizia è un dossier strategico per i cittadini, per le imprese e per i professionisti, sia in termini di competitività del Paese che per motivi di civiltà giuridica. Nel provvedimento del ministro Nordio prevale un approccio liberale e garantista, di fronte al quale Azione non può che esprimere un voto favorevole. Dall’abrogazione dell’abuso d’ufficio alla revisione del reato di influenze illecite, dalla stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni alle modifiche sulle misure cautelari: si tratta di battaglie storiche di Azione, ben lontane dal populismo penale a cui talvolta ricorre questo governo. Adesso però bisogna lavorare per arrivare quanto prima a una riforma complessiva della giustizia che comprenda anche la separazione delle carriere dei magistrati. La direzione intrapresa con questo ddl Nordio è giusta. L’importante ora è andare avanti”. Così Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione, intervenendo in Aula al Senato.

SCARPINATO: PER I POTENTI E CONTRO INTERESSE COMUNI CITTADINI

“Il dibattito sul Ddl Nordio ha fatto comprendere all’opinione pubblica che questa legge non risponde agli interessi dei comuni cittadini ma ad altri interessi che si celano dietro motivazioni di facciata e tecnicismi. E’ un disegno politico che ambisce a riscrivere l’ordinamento statale ed il sistema penale, sostituendo l’uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge e il controllo democratico sull’esercizio del potere pubblico con un impianto anti democratico, anti egualitario e classista”.
Lo ha detto il senatore M5S Roberto Scarpinato nella dichiarazione di voto sul Ddl Nordio.
“Questa legge- ha aggiunto- cancella l’abuso d’ufficio e noi abbiamo dimostrato come dopo la riforma del 2020 sia falsa la motivazione della paura della firma e abbiamo registrato l’imbarazzato silenzio della maggioranza. E’ chiaro a tutti come l’abrogazione del reato declini la concezione che questa maggioranza ha del potere pubblico e dei suoi rapporti con i cittadini. Si stabilisce infatti che i cittadini saranno privi di ogni difesa contro gli abusi della pubblica autorità. Si pensi a chi nei concorsi e nelle assunzioni favorisce i parenti, gli amici degli amici, o i clienti. Abbiamo dovuto registrare lo stesso silenzio sulla grave amputazione del reato di traffico di influenze illecite, tipico di faccendieri della peggior specie. Dicono no ad una legge per disciplinare le lobbies e sì ad una legge che favorisce la proliferazione delle lobbies illegali. Sono norme criminogene perché, abolendo la deterrenza della sanzione penale, incoraggiano la proliferazione degli abusi e rilanciano la diffusione di alcune delle più gravi patologie del potere: dagli abusi finalizzati ad ottenere voti in cambio di favoritismi, al nepotismo che mortifica il merito e premia la logica dell’appartenenza, ai comportamenti sopraffattori nei confronti di coloro che non si piegano. Tutte le norme del Ddl rendono più difficili le indagini sui reati dei colletti bianchi e il loro arresto. Nella foga di coprire le malefatte dei potenti, con le norme sulle intercettazioni il governo colpisce pure i diritti degli indagati. In un bilanciamento tra l’interesse dell’indagato a conoscere tutti gli atti per la sua difesa e l’interesse di complici e personaggi eccellenti a non lasciare alcuna traccia di sè, il centrodestra non ha esitato a calpestare il garantismo e a privilegiare l’interesse a garantire l’impunità di altri complici”.
“Il gruppo M5S- ha concluso Scarpinato- voterà contro questo disegno di legge perché noi non rappresentiamo l’Italia delle caste e dei privilegi. Noi rappresentiamo l’Italia di tutti i cittadini che si identificano nei valori di uguaglianza e di legalità della nostra Costituzione”.

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