Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, è tornato a chiedere la sospensione cautelativa dello stabilimento siderurgico ex Ilva. In mattinata un incendio è divampato nella colata continua 2 dell’acciaieria, fortunatamente senza provocare feriti. L’ordinanza del Tar sullo spegnimento dell’area è stata sospesa dal Consiglio di Stato, su ricorso di ArcelorMittal, in attesa dell’udienza di merito in programma il 13 maggio. Rinaldo Melucci ha lanciato un appello al capo dello Stato e ai ministri. “C’è un post oggi su Facebook di un rappresentante di una sigla sindacale che racconta la trama di una fiction: la storia di una fabbrica che, con cadenza costante, registra esplosioni, incendi, incidenti e stragi mancate per un soffio. Mi raccomando, non condividete”, ha scritto sui social. Il post del sindaco prosegue così: “Come dite? Non è la trama di una fiction? Parafrasando le parole dell’ultimo comunicato di ArcelorMittal, dovremmo solo dire che lo Stato italiano riconosce e rispetta la rilevanza economica e sociale dell’industria dell’acciaio, così come di ogni altra forma di sviluppo economico, il che non equivale a consentire qualunque cosa. E’ ciò che ha ribadito anche il Tar Puglia, sezione di Lecce, di recente”, ha aggiunto.
Il riferimento è all’ordinanza con la quale i giudici amministrativi hanno ordinato lo spegnimento dell’area a caldo del siderurgico, confermando la validita’ del provvedimento sindacale. L’ordinanza del Tar è stata sospesa dal Consiglio di Stato, su ricorso di ArcelorMittal, in attesa dell’udienza di merito in programma il prossimo 13 maggio.