Esteri

Incendi, terra devastata dai roghi. L’emergenza non è solo in Italia

Duecento persone a Santu Lussurgiu, 150 a Cuglieri, 400 a Scano Montiferro: in Sardegna sono oltre 1.500 ad aver dovuto abbandonare le proprie case, in fuga dalla’incendio che ha devastato la zona del Massiccio di Monteferro nell’Oristanese. A lottare contro le fiamme, un esercito di oltre 7.500 persone, tra corpo forestale, vigili del fuoco, protezione civile, volontari, Croce Rossa e forze dell’ordine.
La Sardegna non è l’unica località colpita da incendi. Dalla Siberia al Canada, dagli Stati Uniti al Sudafrica, il fuoco continua a devastare il pianeta anche a causa dei cambiamenti climatici che stanno creando con frequenza sempre maggiore le condizioni perfette per simili catastrofi.
I 40mila ettari bruciati in Sardegna sono un’area importante per il nostro paese, ma più sconvolgenti sono le notizie che arrivano dalla Siberia nell’area della Sacha (Jacuzia). Infatti ,da inizio estate le fiamme hanno divorato ben un milione e mezzo di ettari di boschi, favorite da temperature da record da 39 gradi certamente non frequenti in quella regione.
Le fiamme hanno raggiunto diverse città costringendo il governo a bloccare i voli in partenza e in arrivo dall’aeroporto del capoluogo della Sacha, Jakutsk. L’aviazione russa ha tentato di contenere la diffusione dei roghi scaricando sulle fiamme oltre 36 tonnellate di acqua, e utilizzando l’inseminazione delle nuvole che avrebbe dovuto creare nell’area forti piogge assenti quest’anno dall’inizio dell’estate, ma senza risultati apprezzabili. .
Oltre ai danni ambientali e ai pericoli per le persone della zona, gli incendi che colpiscono la taiga siberiana sono particolarmente dannosi perché rilasciano nell’atmosfera enormi quantità di anidride carbonica immagazzinata nel suolo (spesso composto da torba) e nella vegetazione, un ecosistema che può sopravvivere all’arrivo dell’inverno bruciando nel sottosuolo.
Anche il Canada è stato colpito da un’onda anomala di calore a fine giugno che ha provocato decessi per temperature vicine ai 50 gradi. Al 14 di luglio le autorità forestali canadesi contavano già 226 roghi incontrollati attivi su tutto il territorio del paese, con un picco nelle zone della British Columbia dove l’intera cittadina di Lytton, a 240 km da Vancouver, è stata distrutta dalle fiamme,costringendo all’evacuazione i 250 abitanti.
Per il Canada paese che ospita circa il 9% delle foreste del pianeta gli incendi estivi non sono una novità, ma il 2021 si sta però rivelando drammatico, con 3.925 incendi registrati fino ad oggi, con numeri al di sopra nell’ultimo decennio con un aumento del 450% rispetto al 2020.
Lo stato dell’Oregon al momento è interessato dal più grande incendio attivo su territorio americano. Le fiamme sono partite dalla contea di Klamath il 6 luglio e hanno già devastato un territorio di o165mila ettari nonostante l’intervento di 20mila pompieri mobilitati dalle autorità federali, anche qui a causa del clima secco e dei forti venti.
Il fumo sollevato da questo enorme incendio è visibile (da New York, a migliaia di chilometri di distanza. E il Bootleg fire l’unico incendio attivo negli USA States dove le autorità federali ne contano attualmente 86, per un totale di oltre 600mila ettari.
Situazione critica in Sudafrica anche se non paragonabile agli incendi fino ad ora descritti . Ma l’incendio scoppiato ad aprile nel parco nazionale di Table Mountain, nei pressi di Cape Town, si è sviluppato in direzione della periferia della seconda città sudafricana lambendo le strutture della locale Università, danneggiando la storica Jagger Library che dei primi anni ’30 che custodiva un’importante collezione di opere africane e documenti riguardanti la storia del paese. Pochi mesi prima, un altro grande incendio aveva interessato l’area, bruciando oltre 13mila ettari di foresta sulle montagne nei pressi di Cape Town.

Related posts

Israele Hamas, gli aggiornamenti sulla situazione a Gaza

Redazione Ore 12

Un maestro comunista vince le elezioni presidenziali in Perù

Redazione Ore 12

Cina, il Presidente Malagò isolato a Pechino perché trovato positivo al Covid

Redazione Ore 12