“Predisporre un puntello giuridico per realizzare e rendere cogente il regolamento sulle abitazioni turistiche. È questo il senso della votazione degli Odg presentati da Roma Futura nell’ambito della discussione in Aula sulle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale vigente, approvato con Delibera di CC n. 18/2008. In particolare, con il suo voto favorevole, l’Assemblea impegna il Sindaco e la Giunta ad affidare a enti o istituti di ricerca qualificati uno studio che interessi tutto il territorio di Roma per conoscere approfonditamente la diffusione delle abitazioni ad uso ricettivo in città, per evidenziare le zone a più alta saturazione di abitazioni per uso turistico che stanno alterando i caratteri socioeconomici, culturali e ambientali del territorio. È questa la base conoscitiva che consentirà di dare forza giuridica al regolamento che dovrà disciplinare la materia” dichiara il Capogruppo capitolino di Roma Futura Giovanni Caudo.
“Tra i contenuti del nuovo regolamento, riteniamo sia importante prevedere che presso lo Sportello Unico Attività Ricettive (S.U.A.R.) sia attivato un registro dei condomini che decidono autonomamente di escludere all’interno dei propri stabili la presenza di abitazioni ad uso ricettivo con Delibera dell’Assemblea Condominiale in coerenza con le norme vigenti. Tutto questo in considerazione del fatto che a Roma il numero di visitatori annuali è in continuo aumento e la conseguente turistificazione ha raggiunto in tempi recenti livelli inaccettabili, rendendo molte aree ad uso quasi esclusivo dei turisti e allontanando i residenti. Si stima, infatti, che le abitazioni ad uso ricettivo nel territorio di Roma siano più di 30.000 unità, la maggior parte delle quali concentrate in alcune zone ad alta vocazione turistica, numero destinato ad aumentare anche in vista del Giubileo 2025. L’aumento spropositato di abitazioni destinate a fine ricettivo comporta la diminuzione di unità destinate all’affitto per uso residenziale a lungo termine ed un conseguente aumento dei canoni di locazione, aggravando ulteriormente l’emergenza abitativa in città. È nostro dovere rispondere ai cittadini che nel corso degli ultimi anni hanno dato vita a diversi comitati e associazioni, anche con eventi e manifestazioni per chiedere un intervento normativo da parte delle amministrazioni sul tema degli affitti brevi” conclude Caudo.