Economia e Lavoro

Istat, Prezzi produzione: “A gennaio industria -1,7% e costruzione edifici invariata su mese; servizi +0,4% su trimestre precedente”

 

partire dai dati di gennaio 2024, gli indici dei prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni sono diffusi nella nuova base di riferimento 2021=100. Gli aspetti metodologici connessi al cambio base degli indici dei prezzi alla produzione dell’industria sono illustrati nella Nota Informativa, diffusa unitamente a questa statistica flash.

A gennaio 2024 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dell’1,7% su base mensile e del 10,7% su base annua (era -16,0% a dicembre).

Sul mercato interno i prezzi diminuiscono del 2,5% rispetto a dicembre e flettono del 14,0% su base annua (da -20,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi diminuiscono dello 0,1% in termini congiunturali e del 2,1% in termini tendenziali (era -1,5% a dicembre).

Sul mercato estero i prezzi si riducono dello 0,2% su base mensile (-0,3% area euro, 0,0% area non euro) e dell’1,5% su base annua (-2,0% area euro, -1,0% area non euro).

Nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dell’1,1% (-1,4% mercato interno, -0,6% mercato estero).

A gennaio 2024, fra le attività manifatturiere, i cali tendenziali più ampi riguardano i settori prodotti chimici (-9,7% mercato interno, -7,8% area euro, -7,0% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-5,3% mercato interno, -7,5% area euro, -6,6% area non euro), coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,9% mercato interno, -9,8% area euro, -5,3% area non euro) e industria del legno, della carta e stampa (-4,3% mercato interno, -13,7% area euro, -4,3% area non euro). Sul mercato interno, la flessione su base annua dei prezzi delle attività estrattive (-35,1%) e della fornitura di energia elettrica e gas (-36,0%) è marcata ma in netta attenuazione.

A gennaio 2024 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” rimangono invariati su base mensile e flettono dello 0,6% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” diminuiscono dello 0,1% in termini congiunturali e del 3,0% in termini tendenziali.

Nel quarto trimestre 2023, i prezzi alla produzione dei servizi aumentano dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e del 2,3% su base annua. Gli incrementi tendenziali più elevati riguardano i servizi di magazzinaggio e custodia (+6,9%) e noleggio di autoveicoli (+6,8%); la flessione tendenziale più ampia, i servizi di trasporto marittimo e costiero (-11,5%).

Il commento

Il calo congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria, a gennaio, è dovuto soprattutto ai ribassi dei prezzi dell’energia sul mercato interno. La riduzione del calo su base annua è in gran parte dovuta ai prezzi del comparto energetico, la cui flessione tendenziale sul mercato interno si ridimensiona a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con gennaio 2023, quando si registrarono ribassi dei prezzi del comparto molto più marcati.
Per le costruzioni, i prezzi sono pressoché stabili su base mensile.
Per i servizi, il rialzo congiunturale dei prezzi nell’ultimo trimestre 2023 riflette aumenti di contenuta entità, diffusi a tutti settori, a eccezione di trasporto aereo e trasporto merci su strada. Nella media 2023, sono i prezzi di noleggio autoveicoli e magazzinaggio e custodia a registrare gli aumenti più elevati; quelli di trasporto aereo merci e trasporto marittimo, le flessioni più ampie.

Related posts

In altalena il clima di fiducia delle imprese, giù quello delle famiglie in crescita quello delle imprese

Redazione Ore 12

Confartigianato incontra il ministro Zangrillo: “Insieme per una buona burocrazia”

Redazione Ore 12

Addio super bollo, a breve l’abolizione

Redazione Ore 12