Economia e Lavoro

La barbarie delle morti sul lavoro

Draghi va all’attacco: “Provvedimenti immediati e pene più severe. Affronteremo i nodi irrisolti”

Un bilancio, quello dei morti sul lavoro, che si fa sempre più drammatico. Dopo le sei vittime registrate il 28 settembre in cinque diversi incidenti, purtroppo si replica mercoledì 29 settembre con altri cinque lavoratori che hanno perso la vita. Solo lunedì l’incontro tra Sindacati e Governo. Aprendo la conferenza stampa di commento all’approvazione del Nadef, Mario Draghi ha espresso il cordoglio suo e del governo per i morti sul lavoro che negli ultimi due giorni “hanno funestato la scena e l’ambiente psicologico ed economico del Paese”. Il premier ha annunciato “provvedimenti immediati” a tutela dei lavoratori stabilendo “pene più severe e immediate: affronteremo i nodi irrisolti”. Poi il ministro Orlando: “Dobbiamo introdurre delle norme e lo faremo molto presto, credo già la prossima settimana, che anticipino un Piano di carattere più complessivo. Norme che individuino sanzioni più tempestive per imprese che non rispettano le regole, che facilitino la possibilità di raccogliere i dati per chi compie violazioni all’interno del frammentato tessuto economico delle imprese e poi potenziamento delle strutture di controllo che si articola su due livelli: potenziamento delle competenze e dell’organico dell’Ispettorato del lavoro, ma anche un monitoraggio sull’attività delle aziende sanitarie”.

Related posts

Mattarella: “Il lavoro minorile va combattuto anche in Italia”

Redazione Ore 12

Eurozona, Bce alza le stime sulla crescita economia (+4%)

Redazione Ore 12

Ucraina: non solo petrolio, il prezzo del grano balza al top da 14 anni

Redazione Ore 12