Cronaca

La caduta di Dora sarebbe incompatibile con un suicidio. E’ precipitata di schiena

La morte di Dora, la 30enne precipitata nel vuoto dopo un litigio col fidanzato dal quarto piano di un appartamento a Potenza, resta un giallo. Troppe le cose che non tornano nella ricostruzione dei fatti. Ai vari indizi – si legge sul Messaggero – si aggiunge oggi un altro particolare, la ragazza oltre ad essere stata ritrovata completamente nuda è anche caduta di schiena e non di faccia. La ricostruzione, anche in base delle persone ascoltate in questi giorni, compresi i soccorritori, sembra far propendere verso la caduta di schiena della giovane. che, qualora fosse confermata, con maggiore difficoltà potrebbe essere compatibile con un gesto volontario. È stato il giorno del dolore – prosegue il Messaggero – quello di ieri a Montesano sulla Marcellana, il giorno dell’addio a Dora. «Non è un suicidio»: è ciò che dicono da giorni gli amici di Dora, la sua famiglia attraverso le parole dell’avvocato e lo stesso sindaco di Montesano sulla Marcellana. «Dora aveva troppa voglia di vivere, e amava tutto ciò che faceva per potersi togliere la vita». Ai funerali era assente il fidanzato indagato per istigazione al suicidio. «La amava e voleva costruire un futuro con lei», aveva detto il suo legale nei giorni scorsi.

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