Medicina

L’Aifa annuncia una nuova terapia contro il tumore ai polmoni nei non fumatori

E’ in arrivo una nuova terapia per gli adulti colpiti dal carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) in stadio avanzato Alk positivo, un tipo di tumore del polmone che colpisce in via preferenziale i non fumatori. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il suo via libera alla rimborsabilità in prima linea del farmaco lorlatinib (inibitore della tirosin-chinasi) di terza generazione. La determinazione dell’autorizzazione è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il farmaco porta ad una riduzione del rischio di avanzamento della malattia pari al 73%, un passo avanti nel trattamento della patologia, che si trova nel 5-7% dei casi di Nsclc, con incidenza maggiore nei pazienti al di sotto dei 50 anni, preferenzialmente non fumatori, che manifestano una malattia che reagisce meno alla normale chemioterapia.
In Italia, il cancro al polmone è il secondo tumore più frequente negli uomini (15%) e il terzo nelle donne (6%), e causa un numero di morti che supera quelli di qualunque altro tumore.  Stando ai dati diffusi da Aiom-Airtum, nel 2023 in Italia ci sono state all’incirca 44 mila nuove diagnosi, gran parte dei quali classificati come Nsclc. In questo gruppo, la ricerca ha evidenziato moltissime alterazioni molecolari che possono causare l’insorgere e lo sviluppo del tumore, tra cui l’alterazione del gene Alk, importante target terapeutico. Coloro che sono affetti da Nsclc Alk+ presentano un’incidenza di metastasi cerebrali che arriva fino al 40%.  “Questi pazienti sono più giovani della media, in prevalenza non fumatori e in buone condizioni generali, ma con un’alta incidenza di metastasi cerebrali. Il sistema nervoso centrale è per loro un sito frequente di progressione della malattia; pertanto, la prevenzione delle metastasi cerebrali durante la prima linea di trattamento ha un ruolo fondamentale”, dice Silvia Novello, Ordinario di Oncologia al Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e presidente di Walce Onlus. Il farmaco è progettato per superare la barriera ematoencefalica e agire a livello cerebrale e per essere attivo nei pazienti già trattati che abbiano sviluppato resistenze. Attualmente, il farmaco è rimborsato anche come monoterapia in prima linea.

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