La guerra di Putin

L’ammissione di Putin: “Situazione ‘estremamente difficile’ in zone annesse”. Riflettori sul ruolo attivo della Bielorussia

 

“La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile”: lo ha detto ieri sera il presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata dei Servizi di Sicurezza. Lo riporta il Guardian ricordando che Mosca ha annesso illegalmente a settembre queste quattro regioni ucraine. Putin ha inoltre ordinato ai Servizi federali di sicurezza (Fsb) di intensificare la sorveglianza della società russa e delle frontiere del Paese per contrastare quello che considera “l’emergere di nuove minacce” dall’estero. Va detto poi del ruolo che potrebbe avere la Bielorussia nel conflitto, a parlare è il portavoce del Cremlino Peskov: “Russia e Bielorussia sono alleati numero uno”, escludendo quanto ipotizzato in precedenza da alcuni media, secondo cui la Bielorussia sta cercando di contrattare condizioni più favorevoli sulle forniture del gas in cambio di un impegno diretto nella guerra in Ucraina.  Intanto, però l’Ucraina sta rafforzando la difesa del suo confine con la Bielorussia con forze armate e munizioni per i timori che la Russia possa preparare un nuovo attacco, ha detto il viceministro dell’Interno Yevhen Yenin alla BBC. Un annuncio che è arrivato durante la visita del presidente russo Vladimir Putin a Minsk e dopo che il ministero della Difesa russo ha annunciato che le sue truppe di stanza in Bielorussia condurranno esercitazioni militari congiunte con la Bielorussia. Yenin ha confermato: “Stiamo rafforzando le nostre linee di difesa lungo tutto il confine con la Russia e con la Bielorussia”. Poi il Presidente bielorusso Lukashenko nel corso del vertice con Putin: “La Russia può fare a meno della Bielorussia, ma la Bielorussia non può fare a meno della Russia, ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. “La Russia farà a meno di noi. Ma noi non faremo a meno di lei. E qui abbiamo concordato che sì, agiremo ad armi pari”, ha detto Lukashenko dopo i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. “Siamo in grado di difendere la nostra indipendenza e sovranità da soli, senza la Russia? Non lo siamo! E in tempi difficili (Putin) non si rifiutato” di aiutare, ha aggiunto. “Industria energetica. Produciamo gas? No, riceviamo gas naturale dalla sorella Russia. Produciamo 25 milioni di tonnellate di petrolio per fornire le raffinerie? No. A chi ci siamo rivolti? Alla Federazione Russa” perché ne “abbiamo anche bisogno a prezzi favorevoli”, ha concluso, scrive Ria novosti .

aggiornamento la guerra di Putin ore 13.45

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