Cronaca

L’Aquila torna a tremare, due scosse di magnitudo tra 3.6 e 3.7

Due scosse di terremoto si sono verificate a L’Aquila oggi pomeriggio. La prima alle 17.52 di magnitudo 3.6 si è verificata a 3 km dal capoluogo abruzzese e a 13 km di profondità. La seconda un minuto dopo con epicentro a 3 km dal Comune di Lucoli (Aq) e con una magnitudo di 3.7, a 10 km di profondità. Le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione. Non ci sono danni da quanto si apprende.  “All’esito dell’incontro, convocato d’urgenza in prefettura a seguito delle due scosse di terremoto che hanno interessato il territorio aquilano, è stata decisa la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi per l’infanzia per la giornata del 23 novembre”. È stato il primo cittadino, il sindaco Pierluigi Biondi a darne notizia. In attesa delle verifiche dei plessi scolastici, resta la preoccupazione della cittadinanza. “La situazione in città è tranquilla” dice Biondi, “le telefonate alle centrali operative si sono concentrate soltanto subito dopo gli eventi, è normale ci sia ancora agitazione”.  Anche il senatore aquilano Guido Quintino Liris non nasconde la paura richiamando a un passato “che fa ancora male ma che ci ha insegnato tanto”. In collegamento da Palazzo Madama, il parlamentare, membro della Commissione permanente Bilancio, ha ricordato che l’episodio tellurico si è verificato mentre il governo è impegnato a mettere in Finanziaria “importanti fondi sul dissesto idrogeologico e sulle catastrofi naturali per coprire a livello assicurativo immobili e aziende”.

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