Economia e Lavoro

Le associazioni storiche degli agricoltori approvano la svolta del Governo

Poi la posizione della Confagricoltura: “L’intesa raggiunta in seno al governo con la definizione di un emendamento sull’esenzione dell’Irpef agricola per due anni è un passo importante che va incontro alle richieste di Confagricoltura. Così Palazzo della Valle commenta l’accordo definito che interessa gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti. La misura sarà votata nell’ambito del Dl Milleproroghe e riguarda i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro. E’ invece prevista la riduzione dell’Irpef del 50% per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. Apprezziamo l’impegno delle forze politiche che si sono adoperate per arrivare a una soluzione, a partire dai ministri Lollobrigida e Giorgetti e il viceministro Leo – conclude Confagricoltura -. Un segnale nella giusta direzione di alleggerimento fiscale che accoglie le istanze del settore primario in un momento di grande difficoltà per le imprese”. Più articolata la posizione della Coldiretti espressa già in un incontro a Palazzo Chigi dove era stato chiesto  il ripristino dell’esenzione Irpef, concesso anche se non a tutti dal Governo, ma anche altro come gli aiuti per le filiere in crisi fino alla moratoria sui debiti. L’aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione aumentati a causa delle guerre, l’inflazione che riduce il potere di acquisto e le conseguenze di alcune scelte sbagliate dell’Unione Europea – ha spiegato Prandini nel corso del vertice – stanno determinando situazioni di difficoltà in numerose aziende. A livello nazionale sono necessari alcuni interventi che rispondano innanzitutto alla difesa del reddito delle aziende agricole. Come richiesto nei mesi scorsi – ha ricordato il presidente della Coldiretti -, è importante poter ripristinare l’esenzione Irpef agricola e lo sgravio contributivo per le nuove imprese agricole aperte da giovani. Importante l’annuncio dell’inserimento nel Milleproroghe della proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli, come richiesto da Coldiretti. Ma serve lo stop anche alle vendite sotto i costi di produzione e più controlli contro le pratiche sleali. Dopo aver denunciato la Lactalis sul prezzo del latte, Coldiretti è pronta a fare lo stesso su tutte le filiere rilanciando la raccolta di segnalazioni da parte dei soci. Sulle emergenze agricole è necessario il decreto attuativo con un primo stanziamento per le filiere in crisi, a partire dalle pere usando il Fondo emergenze della legge di bilancio e anche sulle assicurazioni agevolate bisogna procedere a pagamenti immediati per le annualità 2022 e 2023.

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