La guerra di Putin

Le preoccupazioni della Cina, il Premier Li Keqiang: “La pace spero torni il prima possibile”

Pechino “è profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile”. Così il premier cinese Li Keqiang ha affrontato la situazione tra Kiev e Mosca nella conferenza stampa finale della sessione annuale del Parlamento. “La Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. È importante – ha aggiunto – sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l’ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo”. Specificando di sostenere “una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti”, il premier cinese ha risposto anche a una domanda sul perché Pechino non abbia condannato l’aggressione russa in Ucraina: “La sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi dovrebbero essere rispettate”, ha detto Li, sottolineando però la convinzione della Cina nella “non interferenza”. “Riteniamo che si debbano compiere i massimi sforzi ed è importante sostenere Russia e Ucraina nel portare avanti i negoziati per un cessate il fuoco superando le difficoltà per raggiungere la pace”, ha ribadito il premier. “La Cina è pronta a compiere i propri sforzi costruttivi per promuovere e mantenere la pace e la stabilità nel mondo”. Le relazioni tra Usa e Cina, pur tra tanti scossoni, “sono sempre andate avanti” e Pechino “auspica una coesistenza pacifica e una cooperazione vantaggiosa” attraverso “la gestione delle differenze in modo razionale e costruttivo” evitando il “disaccoppiamento delle economie”. Il premier Li Keqiang ha chiesto “più dialogo e più comunicazione” bilaterale perché “una volta che le porte si sono aperte, non dovrebbero mai essere richiuse”. Il premier cinese ha messo poi in guardia dai rischi legati alle sanzioni economiche imposte dai Paesi occidentali alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, che “danneggeranno la ripresa dell’economia globale dalla pandemia del Covid-19”. Li Keqiang ha detto che “l’attuale situazione è grave e la Cina è profondamente preoccupata e addolorata”. Tuttavia, “le sanzioni pertinenti danneggeranno l’economia mondiale e questo non è nell’interesse di nessuno”, oltre a non risolvere il problema. Il premier ha invece ribadito che gli strumenti di riferimento sono il dialogo e il confronto per arrivare alla fine degli scontri e a una soluzione di pace duratura.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.42

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