Imprese e Sindacato

L’Enav e il controllo del traffico aereo in Italia compiono i loro primi 40 anni

L’Enav Ente Nazionale Aviazione Civile) festeggia i suoi primi 40 anni. Un compleanno importante, quello che viene celebrato il 12 luglio, per la società che gestisce il traffico aereo nazionale.
In questi quattro decenni ha vissuto cambiamenti radicali come la trasformazione in spa e poi la quotazione in borsarispondendo alle nuove sfide dell’innovazione imposte dall’evoluzione del settore
A segnare il decollo dell’Enav è il passaggio dal militare al civile lel 1981, quando l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini firma il decreto n. 145, che riconosce all’Azienda Autonoma Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (AAAVTAG) personalità giuridica e autonomia amministrativa patrimoniale e la pone sotto la vigilanza dell’allora Ministero dei trasporti.
Viene, dunque, così sancito il definitivo distacco dall’Aeronautica Miliare, dando il via alla nascita di un soggetto impegnato nella gestione del traffico aereo civile in Italia e aprendo così anche alle donne il mestiere di controllore del traffico aereo.
Da Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, Enav diventa una S.p.A. nel 2001, nel 2006, acquisisce il 100% di Vitrociset Sistemi, rinominata Techno Sky e internalizza il servizio di manutenzione e gestione degli impianti di assistenza al volo.
Gli anni 2000 segnano una svolta e si passa dal controllo alla gestione del traffico aereo. Nel 2004 l’Europa decise di avviare la riforma del Single European Sky per armonizzare i sistemi di controllo tra i vari paesi per ridurre ritardi e impatto ambientale.
Enav intercetta questo l’obiettivo: garantire la sicurezza del volo facendolo in maniera sostenibile e nel 2009, la Società lancia il Flight Efficiency Plan, un progetto per ristrutturare lo spazio aereo rendendo le rotte più efficienti.
Nel 2014 Enav scommette sul satellite ed entra nel capitale di Aireon, una società statunitense che ha realizzato, ad oggi, l’unico sistema satellitare al mondo di sorveglianza globale per il controllo del traffico aereo.
Enav punta anche la rotta sulla sostenibilità e sul ‘green’. Alla fine del 2016, è il primo tra i grandi service provider d’Europa a rendere operativo il Free Route, un’innovativa procedura che consente agli aeromobili di attraversare i cieli italiani con un percorso diretto, con notevoli risparmi di carburante e conseguenti minori emissioni di CO2 nell’atmosfera, ovvero 500 milioni di Co2 in meno.
C’è poi la nuova frontiera dei droni nei vari campi di applicazione come il Controllo del territorio, trasporto merci, monitoraggio delle infrastrutture. Enav sta affrontando questa nuova sfida con D-Flight, la società nata nel 2018 in partnership con Leonardo e Telespazio, come risposta dell’industria italiana alla sfida lanciata dall’Unione Europea nell’ambito di una gestione specifica per gli Unmanned Aerial Vehicles (Uav), i ”droni”.
D-Flight, società che Enav detiene per il 60%, è impegnata nell’implementazione della piattaforma U-space, che consentirà l’integrazione sicura dei droni nello spazio aereo allargando il campo di utilizzo di questi straordinari strumenti.
L’Enav ha acquisito una dimensione globale e già a partire dal 2010 offre servizi di consulenza sui mercati esteri. Nel 2019, grazie all’acquisizione di IDS AirNav, leader a livello globale nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche, il gruppo Enav consolida la propria dimensione commerciale, diventando un player estremamente competitivo nel settore non regolamentato dei servizi e delle tecnologie dell’Air Traffic Management con oltre 100 clienti in tutto il mondo.
Innovazione tecnologica, digitalizzazione dei sistemi e interoperabilità delle piattaforme sono al centro della strategia industriale di Enav per una evoluzione sostenibile dell’infrastruttura spazio aereo con quattro obiettivi: aumentare la capacità di accogliere traffico, ridurre i ritardi del tempo di volo, diminuire l’impatto ambientale, garantire i massimi i livelli di sicurezza.

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