Politica

L’opinione/Le radici del passato e il mix democristiano-comunista

di Fulvio /Barion

Ho sentito Letta su Rai 2 . Non dall’inizio a dire il vero, ma in tempo per sentire un paio di cose. L’egemonia delle sinistra (mix democristiano /comunista), passa attraverso le radici del passato. Chiunque abbia letto qualcosa di sociologia scopre come nulla sia cambiato nel sistema ideologico ad un sessantennio di distanza. Orbene, Letta ha i suoi cavalli di battaglia che sono Ius soli, Ius scholae. Nel suo programma prevede la ” scolarizzazione” fin dai primi anni di vita. Parliamoci chiaro, questa è una presa in consegna del sistema statale dei bimbi per arrivare alla risocializzazione secondaria attraverso le cosidette agenzie di risocializzazione quale è la scuola, il sistema pubblico, ovvero attraverso un condizionamento che insegni ai nuovi italiani chi comanda e chi devono riconoscere. Il direttore ieri sera ha chiesto a Letta perché essendo lui un democristiano di origine non cambiava il nome alla festa dell’unità in festa democratica, e puntualmente ha risposto che era il riconoscimento della propria identità nell’unità. Questo modo di risocializzazione è da sempre presente nel sistema di sinistra (oggi ma comunista da sempre) attraverso i circoli i dopolavori, le manifestazioni attraverso i sistemi dello spettacolo. Quindi vorrei che le destre imparassero è a diventare centri e poli di aggregazione per erogare il senso di comunità approfittando ed utilizzando le esperienze di sx che sono li alla luce del sole. Altrimenti sarà sempre una vittoria di Pirro dato che i dipendenti statali e pubblici in genere sono per lo più di sinistra.

Non prende le masse la politica di destra (forse chissà falsamente più colta), non le affascina. La bocciofila si avvale di sottocultura, come la briscola, come lo spirito della festa dell’unità. Questo è il rapporto che manca. Manca quell’ecumenismo, quel :” volemmose bene..” che impera a sinistra. È assolutamente ipocrita ma dà l’illusione alla gente di essere dalla parte giusta. Ed è talmente vero quello che sto dicendo che la massa non solo non si pone il problema non di “vedere” bensì nemmeno di guardare. Situazioni che sono palesi spudoratamente palesi non vengono viste perché la rassicurazione che sanno dare a sinistra, supera l’obiettivo evento. Questo intendo il modo con il quale le sinistre rassicurano da sempre le masse. La capacità di aggregazione che passa attraverso la capillare presenza sul territorio partendo dal presupposto che non conta tanto fatto bene quanto la leggerezza che trasmette l’evento.

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