La guerra di Putin

L’Ucraina blocca il transito del gas russo. A Kiev e Bruxelles esultano per il colpo inferto a Putin

 

di Giuliano Longo

Dopo che Kiev ha interrotto dal primo gennaio il transito del gas russo verso l’Europa I prezzi del gas nel vecchio continente sono aumentati del 5%, arrivando a quasi 51 euro, nel primo giorno di contrattazione, il più alto aumento da ottobre 2023 nel contesto temperature gelide previste in gran parte d’Europa.

Gli esperti hanno dichiarato all’agenzia Bloomberg che il blocco delle forniture sarà risolto attingendo alle riserve immagazzinate questo inverno, ma si prevede una maggiore domanda di gas naturale per ricostituire le scorte nel corso del 2025.

L’interruzione del transito del gas russo attraverso l’Ucraina è “una delle più grandi sconfitte di Mosca”, ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky il 1° gennaio sul suo canale Telegram.

“Quando Putin ottenne il potere in Russia più di 25 anni fa, il pompaggio annuale di gas attraverso l’Ucraina verso l’Europa ammontava a oltre 130 miliardi di metri cubi. Oggi, il transito di gas russo è pari a 0. Questa è una delle più grandi sconfitte di Mosca”, ha affermato .

Secondo Zelensky, la maggior parte dei paesi europei “si è adattata” alla fine del transito del gas russo, aggiungendo che il compito comune degli alleati ora è quello di supportare la Moldavia, dipendente dalle forniture russe (un po come dire sbrigatevela voi), ma senza alcun accenno a Slovacchia Ungheria ostili al premier ucraino.

Secondo il fornitore di gas Tiraspoltransgaz-Pridnestrovie, l’interruzione ha causato anche una grave interruzione del gas nella regione secessionista Transnistria filorussa, che dipendeva dal transito del gas attraverso l’Ucraina.

Grande soddisfazione anche a Bruxelles dove l’autorevole media POLITICO titola: “l’allarmismo russo sul gas lanciato da Fico (presidente della Slovacchia) fallisce”.

E così prosegue :”dopo che il suo tentativo di continuare a pagare il Cremlino per il carburante è fallito (e gli oleodotti sono stati chiusi alla fine del 2024), i suoi avvertimenti  sempre più isterici su una crisi energetica nell’Europa centrale sembrano essere solo aria fritta”.

Anzi, un esperto consultato dalla rivista afferma che l’impatto sull’UE nel suo complesso sarà marginale. “Oserei persino dire che un rischio, con cui i commercianti avevano costantemente a che fare e che veniva costantemente manipolato e che faceva aumentare i prezzi, è finalmente scomparso. Quindi presto diventerà molto evidente che la Slovacchia è ben fornita e non si verificano problemi, e che i prezzi sul mercato UE stanno scendendo“, ha affermato.

In verità tanto ottimismo non pare giustificato perché proprio ieri Euro News e quasi tutte le testate economiche, certamente non filoputiniane, riportavano che I futures sul gas naturale europeo sono saliti ai massimi dall’ottobre 2023 dopo che i flussi di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina sono stati interrotti il giorno di Capodanno

Il prezzo del TTF olandese, il gas naturale europeo di riferimento, è salito di oltre il 4% a 51 euro per megawattora, il livello più alto dall’ottobre del 2023, prima di attenuarsi leggermente, nel primo giorno di negoziazione.

Le temperature gelide nel nord della regione – prosegue- hanno spinto i prezzi al rialzo giovedì mattina. C’è il rischio di perdere il 5% delle importazioni di gas naturale dell’Ue, dato che le importazioni russe hanno smesso di entrare nell’Unione europea attraverso l’Ucraina il 1° gennaio”.

Le scorte di gas europee si sono esaurite al ritmo più veloce dal 2021, attestandosi intorno al 75% a causa del clima particolarmente freddo che ha colpito l’Europa.

Secondo l’organizzazione di settore Gas Infrastructure Europe, il volume di gas negli impianti di stoccaggio del blocco è diminuito di circa il 19% dalla fine di settembre, quando termina la stagione di rifornimento, alla metà di dicembre.

Quindi gli analisti ritengono che non ci sia il rischio di una crisi o di una carenza energetica immediata per l’Ue, ma l’Europa sembra essere più vulnerabile alla volatilità del mercato se intende sostituire il gas naturale mancante, dato che i prezzi del gas sono aumentati del 50% rispetto all’anno precedente.

L’aumento dei prezzi dell’energia potrebbe danneggiare ulteriormente la competitività del blocco e aumentare i costi per le famiglie. E per quanto riguarda il costoso gas liquefatto USA, I prezzi potrebbero aumentare anche se l’Europa decidesse di aumentarne le importazioni.

I Paesi dell’Europa Centrale sono i più vulnerabili alla perdita del gas russo attraverso l’Ucraina, anche se dispongono di un percorso alternativo, ad esempio il TurkStream, da cui comunque transita il gas russo, ma questo collegamento non è sufficiente a compensare completamente la perdita del percorso ucraino.

La Commissione Europea ha proposto diverse soluzioni per aiutare i Paesi colpiti, tra cui la copertura del fabbisogno con forniture di gas greco, turco e rumeno attraverso la rotta trans-balcanica. In ogni caso non si teme che l’Ue rimanga a corto di gas quest’inverno, ma il rifornimento degli stoccaggi potrebbe essere più costoso del previsto.

Ma in tanto entusiasmo di Kiev per la dura sconfitta inflitta a Puti (men che mai sul fronte dove i russi avanzano) va sottolineato che l’Ucraina rinuncia a circa un miliardo di dollari in accise sul transito del gas. Poca cosa… a Kiev i soldi dell’Occidente non mancano.

aggiornamento la crisi russo-ucraina ore 14.26

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