La guerra di Putin

L’Ucraina sceglie di attaccare obiettivi civili in Russia per compensare le sconfitte al fronte

di Giuliano Longo

Il ministro degli Esteri ucraino Dimytro Kuleba ha commentato l’attacco missilistico russo del 2 gennaio affermando che l’Occidente dovrebbe immediatamente aumentare l’aiuto finanziario e militare a Kiev, inoltre non dovrebbe solo condannare, ma adottare misure concrete per fermare attacchi simili, avanzando 5 proposte.

 

La prima accelerare il trasferimento di ulteriori sistemi di difesa aerea alle forze armate ucraine; trasferire forniture militari a Kiev e droni tutti i tipi esistenti; fornire missili con una gittata di oltre 300 chilometri; trasferire i beni russi congelati in Ucraina; isolare i diplomatici russi nelle organizzazioni internazionali.

 

Sin qui Kuleba. Il 31 dicembre i russi hanno lanciato circa 50 droni contro diversi obiettivi in Ucraina; il numero è aumentato a 90 droni il 1° gennaio. Il 2 gennaio almeno tre ondate di droni e missili hanno colpito obiettivi ucraini (alle 6:55, 8:20 e 9:30). Sembra che gli attacchi del 2 gennaio abbiano indebolito in modo significativo le difese aeree ucraine, soprattutto a Kiev.

 

Il capo di stato maggiore delle forze armate Valery Zaluzhny ha affermato che gli ucraini hanno abbattuto 11 missili Kinzhal (pugnale) , sebbene non abbia fornito prove, mentre si sono visti i “pugnali” colpire obiettivi a Kiev senza alcuna risposta da parte della difesa aerea.

 

Stamane due missili ucraino sono stati ancora intercettati su Belgorod dopo l’attacco alla città, poco distante dal confine, del 2 gennaio contemporaneo a quello su Donetsk capitale dell’ omonimo ooblast incorporato nella Federazione russa. L’attacco ha ucciso 21 persone a Belgorod, tra cui quattro bambini e ferendone altre 11 di cui 17 bambini. Tutte le vittime erano civili e non ci sono prove che qualcuno degli obiettivi ucraini fosse, anche marginalmente, militare. Nessun soldato russo è stato ucciso.

 

Secondo l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, gli obiettivi di Belgorod includevano una pista di pattinaggio, un centro sportivo e un’università.La Russia afferma che i razzi utilizzavano munizioni a grappolo già fornite dagli Stati Uniti.

 

Da molti mesi i russi colpiscono obiettivi militari ucraini e le infrastrutture di approvvigionamento energetico e idrico nelle città. Alcuni ordigni russi hanno colpito obiettivi civili, inclusi complessi residenziali e alberghi. Da parte russa si sostiene che si è trattato di incidenti, o siano stati effettivamente colpiti dagli stessi missili di difesa aerea ucraini erranti, ma si sostiene anche che gli edifici civili erano usati come centri di comando militare, ostelli per soldati ucraini e stranieri, o centri di intelligence.

 

Il 1° gennaio 2024 Putin ha dichiarato che l’attacco ucraino a Belgorod del 30 dicembre “non sarebbe rimasto impunito” e Mosca ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU, sostenendo che gli attacchi ucraini erano diretti solo contro i civili e che sono state usate usate munizioni a grappolo.

 

La Russia ha anche incolpato Praga di aver fornito i lanciarazzi multipli RM-70 Vampire abbinati ai lanciarazzi ucraini Olkha (Vilkha) . Il 2 gennaio, secondo l’agenzia di stampa russa TASS, la Russia ha abbattuto 17 razzi Olkha nella regione di Belgorod.

 

Mosca sostiene che l’attacco a Belgorod è stato effettuato, direttamente su ordine di Zelenskyj, dal reggimento Kraken, un’unità delle forze speciali sotto il comando della direzione principale dell’intelligence (militare) (GUR) guidata da Kirill Budanov.

 

Il comandante sul campo del Kraken, secondo lìintelligence russa, è Sergey Velichko che aveva precedentemente prestato servizio nella brigata Azov, considerata da molti un gruppo neonazista e antisemita. Questo reggimento ha sede nella parte nord-orientale di Kharkiv e non fa parte dell’esercito ucraino ma è comandata direttamente dal GUR.

 

Ora Zelenskyj sembra concentrato sulla vittoria in Crimea. In un’intervista all’Economist ha affermato che un’operazione riuscita da parte dell’Ucraina nella “Crimea temporaneamente occupata” sarebbe un “esempio per il mondo” e avrebbe un grande effetto all’interno della Russia.

Scelta che potrebbe autorizzare bombardamenti indiscriminati sulla penisola.

 

Appare ancor più evidente la differenza tra la visione strategica di Zelenskyj e quella del comandante delle forze armate ucraine che punta a ritirarsi su posizioni difensive, minimizzare le perdite e resistere a qualsiasi tentativo da parte dei russi di espandere la guerra al di fuori delle regioni di Donetsk e Zaphorize.

 

Zelenskyj vuole mantenere costante il flusso di denaro, armi e sostegno all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e dell’Europa e le dichiarazioni di Kuleba lo confermano. Pensa anche di poter scuotere la fiducia della leadership russa e forse anche di rovesciare Putin colpendo direttamente le città russe.

 

Quindi la sua attenzione per l’Ucraina è più politica che militare e sa che solo attraverso tattiche asimmetriche può sperare di ottenere successi politici in Crimea, ecco perché fa affidamento sull’uso di armi a lungo raggio come lo Storm Shadow franco-britannico e su droni suicidi senza pilota.

 

Sul campo di battaglia l’Ucraina perde costantemente terreno, soprattutto nelle zone a ovest di Bakhmut e attorno ad Avdiivka, con perdite significative nei vari scontri a fuoco lungo la linea di contatto, che si sta spostando sempre più verso ovest. Evidentemente Zelenskyj scommette anche sul fatto che gli attacchi alle città russe favoriranno il sostegno occidentale.

 

Tuttavia è possibile che questa strategia possa innescare risultati molto diversi per l’Ucraina e i suoi sostenitori, ampliando la reazione di Mosca ed innescando un allargamento del conflitto, soprattutto perché è noto da tempo che Zelensky mira a coinvolgere direttamente la NATO nel conflitto.

 

Per quanto riguarda l’Europa se i focosi polacchi e i Baltici sarebbe anche disposti a voler combattere i russi, c’è poco entusiasmo altrove. Anche il Regno Unito, fervente sostenitore dell’Ucraina e desideroso di continuare la lotta, è quasi senza armi, rifornimenti e denaro. mentre il suo governo Tory è a rischio di sconfitta elettorale.

Il problema politico va ponendosi in gran parte del continente, compresa la Germania, la cui economia sta affondando un periodo difficile e la cui preparazione militare è ancora deficitaria.

 

Gli attacchi di Zelenskyj contro città russe, possono anche venir giustificati da quanto l’Ucraina va subendo da quasi due anni, ma potrebbero anche essere un errore se le aspettative di Kuleba e le ambizioni del Presidente non trovassero quell’entusiastico consenso occidentale che i due sperano.  

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