Politica

Manovra, l’ultimo passo incerto del Governo. Poche novità, tante modifiche e poche risorse nel documento di bilancio

Il ministro Giorgetti ha delineato il maxiemendamento con cui si ritocca la Manovra, con “misure di carattere sociale significative”. Il maxipacchetto èstato depositato nella notte. Si tratta del terzo pacchetto di proposte di modifica del governo che di fatto riscrive molti articoli del disegno di legge. Tra le novità figurano le misure per agevolare le società sportive nel pagamento dei debiti fiscali, l’aumento a 25.000 euro della soglia di reddito entro la quale si applica il taglio del cuneo fiscale del 3%, l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, l’intervento sul reddito di cittadinanza che nel 2023 sarà versato per sette mesi anzichè per otto, l’aumento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con quattro figli o più, il congedo parentale di un mese all’80% riconosciuto anche al padre. Nell’emendamento del governo anche un corposo pacchetto di misure sull’energia. Come detto l’emendamento elimina la normativa sul Pos mentre il tetto al contante resta a 5mila euro. “Il governo – ha aggiunto il ministro  – è disponibile a un confronto con la commissione Bilancio per quanto riguarda una soluzione compatibile con la normativa e gli impegni assunti dal precedente governo sul Pnrr”. Non ci sarò poi la  cosiddetta ‘pace fiscale’ dei reati. Accantonata l’idea proposta nei giorni scorsi dal viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto (FI) per estinguere i reati formali (come l’omessa dichiarazione o la dichiarazione infedele) aderendo alla pace fiscale. Quanto alle pensioni minime c’è da precisare che l’aumento per gli over 75 vale solo per il 2023. il rilievo del leader M5s Giuseppe Conte, che ha chiesto lumi anche sulla norma salva-calcio. “I debiti fiscali del calcio verranno trattati come quelli di tutti”, ha chiarito Giorgetti, “per quelli previdenziali vanno saldati entro i termini, pena le procedure previste”. Su Opzione donna “il governo ha opinioni che si scontrano con un’onerosità significativa”, ma alla fine per ora non cambia. Negli emendamenti del governo non compare infatti alcuna modifica della misura. Che quindi al momento prevede per il 2023 la possibilità dell’anticipo pensionistico con un’età di 60 anni, che può essere ridotta di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni, ma limitatamente a tre categorie specifiche di lavoratrici: caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti da aziende con tavolo di crisi. Il Pd insiste però per tornare alla versione attualmente in vigore, senza vincoli legati ai figli e valida dunque per tutte le donne.  Il Pd vuole l’eliminazione della variabile figli, la previsione della soglia anagrafica a 59 anni e uscita a 58 per chi ha i requisiti dell’Ape sociale. Le opposizioni hanno poi ottenuto la retromarcia del governo che ha ritirato i suoi emendamenti sugli investimenti al Sud accogliendo quelli bipartisan. Inoltre l’esecutivo ha ridotto la platea dei produttori e venditori di energia a cui si applica la tassa sugli extraprofitti. Slitta di 2 mesi lo stralcio delle cartelle fino a mille euro. C’è un sostegno agli enti locali strutturalmente in deficit, e l’Iva ridotta del 50% per chi acquista direttamente dal costruttore abitazioni in classe energetica A e B.

TUTTE LE MODIFICHE ALLA MANOVRA

Dal mutuo alle pensioni, passando per i congedi parentali, ecco le modifiche apportate alla manovra in ambito sociale. Ecco tutto quello che copmare nel pacchetto presentato in commissione bilancio dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: 1) rideterminazione sino a 25.000 euro, anziché 20.000 euro, dell’importo della retribuzione per il riconoscimento dell’ulteriore punto percentuale sull’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023; 2) innalzamento da 6.000 a 8.000 euro della soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumono, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, con contratto a tempo indeterminato, beneficiari del reddito di cittadinanza; 3) revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024 (modifica delle misure percentuali), al fine di tutelare i soggetti più bisognosi; 4) innalzamento a 600 euro delle pensioni per gli ultra75enni, limitatamente all’anno 2023; 5) rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario; 6) aumento all’80 per cento dell’indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori, in via alternativa, per il periodo di un mese; 7) proroga detrazioni fiscali per le spese per interventi diretti alla eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici unifamiliari e nei condomini; 8) incremento della maggiorazione della misura dell’Assegno unico e universale riconosciuta al nucleo familiare con quattro o più figli.  9) promozione e sostegno delle comunità dei territori delle fondazioni di origine bancaria in difficoltà attraverso la fusione degli enti; 10) estensione, fino al 2027, del concorso statale al finanziamento delle attività istituzionali dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali (35 milioni di euro annui); 11) nell’ambito del settore della università e della ricerca, istituzione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; 12) misure finanziarie in favore del comparto universitario (Equiparazione fra università statali e istituti privati di alta formazione ai fini del riconoscimento delle risorse destinate a fini premiali);13) misure volte ad escludere le borse di studio destinate agli studenti universitari con disabilità dal computo reddituale ai fini della percezione di altre misure assistenziali in favore degli invalidi; 14) trasformazione dell’Istituto per il credito sportivo in S.p.a.; 15) incremento del Fondo per il rimborso delle spese processuali in favore dell’imputato assolto e modifiche alla disciplina sulla liquidazione del rimborso con previsione della liquidazione in un’unica soluzione.

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