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Mattarella: “I David di Donatello rappresentano un segnale di speranza”. La cerimonia al Quirinale

I David di Donatello tornano in presenza al Quirinale. Dopo l’edizione 2020 ‘a distanza’ – a causa della pandemia da Covid – la cerimonia di presentazione dei candidati per l’anno 2021 si è svolta nuovamente in presenza nelle sontuose sale del Colle con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Rivolgo le congratulazioni e gli auguri ai tre premi alla carriera. Sandra Milo, Monica Bellucci, Diego Abatantuono. Tre icone del cinema italiano, del cinema proiettato nel mondo. Tre personalità forti, dotate di spiccata originalità, in piena continuità con la storia del David di Donatello” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia. “Nel dopoguerra, al tempo della ricostruzione morale e materiale dalle macerie della dittatura e del conflitto più sanguinoso- ha sottolineato il capo dello Stato – il cinema italiano conobbe una stagione straordinaria. In quella stagione seppero esprimersi talenti di grande levatura, le cui opere furono ammirate in tutto il mondo. Registi come Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Luchino Visconti aprirono un capitolo nuovo nella cultura italiana, fecero breccia nel sentimento popolare, valorizzarono attrici e attori che sono rimasti a lungo nel cuore di ciascuno di noi. Divennero maestri di altri maestri. Sarebbero tanti i nomi da ricordare. Così come i nomi di produttori, di sceneggiatori, di direttori di fotografia, di costumisti, di scenografi. Di tutti coloro, insomma, che nel dare anima al cinema hanno contribuito ad arricchire la civiltà degli italiani, a farli sentire più partecipi di un destino comune, a sollecitare attraverso le immagini, le parole, le musiche il desiderio di vivere e di crescere in un Paese migliore.
Il David di Donatello “è una festa del cinema, che con il suo ritmo annuale scandisce una storia importante del nostro Paese. L’anno scorso non è stato possibile svolgere questa cerimonia. Quest’anno realizzarla rappresenta un segnale di ripartenza e speranza” ha dichiarato Sergio Mattarella durante la cerimonia nel Salone dei Corazzieri del Quirinale. “Siamo chiamati a ripartire– ha aggiunto- non solo a proseguire. Desidero rivolgere subito un pensiero a tre grandissime personalità legate al mondo del cinema e dello spettacolo che sono scomparse di recente: Ennio Morricone, Franca Valeri e Gigi Proietti – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. “La loro morte ha reso ancora più triste il periodo della pandemia. Fanno parte a pieno titolo della storia artistica del patrimonio culturale del nostro Paese, non saranno dimenticati, non sarebbe possibile. Sono certo che se fossero ancora tra noi incoraggerebbero tutti a trovare le luci che si profilano nel contrasto al Covid, ci incoraggerebbero ad avere e trovare forza e determinazione per andare avanti per ricominciare, per mettere in cantiere i progetti rimasti nel cassetto, per restituire pienamente al lavoro le straordinarie maestranze, le molteplici professionalità che fanno di questo settore non soltanto una punta della nostra cultura e della sua espressione artistica ma anche una industria di rilievo per l’Italia”. “Lo spettacolo in generale, e lo spettacolo dal vivo particolare, è tra i settori più colpiti dalle conseguenze della pandemia, al di là dei rilevanti interventi del governo per sostenere il settore. Si tratta di un impoverimento economico e culturale, quest’ultimo non risarcibile che non può permanere a lungo perché il cinema, il teatro, la musica, la danza, in una parola l’arte, non sono elementi aggiuntivi della vita sociale, belli sì ma di cui però si possa fare a meno di fronte a problemi più gravi e urgenti. Ne costituiscono al contrario parte irrinunziabile”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi ‘David di Donatello’ 2021.
“La pandemia ci ha costretto a chiudere le porte dei cinema e dei teatri, come nei periodi oscuri della storia dell’umanità, quando i palcoscenici e i set sono vuoti, quando le orchestre tacciono e nessuno danza” ha aggiunto Mattarella.

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