Politica

Matteo Renzi “Vi spiego il mio sì alla Commissione d’inchiesta sul Covid”

 

Matteo Renzi saluta in rete i suoi lettori e lo fa alla sua maniera di sempre, confidenziale e avvolgente: “Si chiude il mese di luglio e per me non c’è occasione migliore di questa ENEWS per farvi gli auguri di buone vacanze.Prendetevi del tempo di qualità, se potete. E mi raccomando fate qualche buona lettura.Leggere è una grande forma di libertà”.

Eccolo il Renzi-pensiero di questo fine luglio.

1 Sulla commissione di inchiesta. “Ho fatto una lunga diretta instagram sabato mattina. Per chi è interessato ho scritto anche un articolo su perché fare la commissione di inchiesta è un DOVERE. Nei prossimi giorni Il Riformista tornerà sull’argomento: perché le commissioni sono utili. Ad esempio: sapete che alcune verità su David Rossi (il fatto ad esempio che qualcuno lo abbia percosso prima della morte) non sono venute dai PM di Siena né da quelli di Genova ma solo dal lavoro della Commissione di Inchiesta presieduta da Zanettin. Sul Covid è necessario fare chiarezza non per sostituirsi ai PM ma per ragioni strettamente parlamentari: cosa si è fatto bene, cosa non si è fatto bene. Fare chiarezza serve a evitare di ripetere errori. A meno che qualcuno non pensi che durante il Covid sia stato fatto tutto bene, dai banchi a rotelle fino alle mascherine, dall’esercito russo in Italia fino ai ventilatori cinesi, dalla didattica online fino ai ristori. Davvero qualcuno pensa che sia andato tutto bene, Giuseppe Conte e Rocco Casalino a parte?”.

 2 Sulla giustizia.”In settimana si incardina la proposta di riforma della Giustizia. Insieme a Enrico Costa faremo un lavoro congiunto. Ascolteremo le proposte di tutti. Avvocati, magistrati, cittadini, associazioni, professori, esperti, addetti ai lavori. La battaglia per la Giustizia Giusta non ha colore politico, ma è un’esigenza di tutti gli italiani. Abbiamo deciso con Enrico che da settembre insieme gireremo per l’Italia per ascoltare le proposte di chi ha qualcosa da proporre: ci sembra un modo serio anche per onorare il fatto che siamo stati eletti nella stessa lista. E del resto io sono orgoglioso di averlo nominato Ministro nel 2016”.

  1. Sulle lacrime di coccodrillo del Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin al Festival di Giffoni. “Una giovane attrice interviene dalla platea e spiega al ministro di essere preoccupata e di soffrire di “eco-ansia”. Il Ministro si commuove. Gli spuntano le lacrime. Tutti a dire: che bello avere un ministro così sensibile. Io vado controcorrente. Un ministro che si commuove dimostra tutta la sua umanità. Ma se il giorno in cui tu piangi per il futuro del Pianeta, il tuo Governo taglia sedici miliardi dal PNRR su prevenzione e rischio idrogeologico, le tue sono LACRIME DI COCCODRILLO. Sbaglio? Rimettete in piedi l’unità di missione “Italia Sicura” invece di piangere”.
  2. Sulla benzina. “Aumenta il costo della benzina. Polemiche sui media. Non c’è una sola persona – nemmeno una – che ricordi la contraddizione di Giorgia Meloni. La Premier ha vinto le elezioni con video in cui diceva che lo Stato lucrava su ogni pieno. Quando è diventata premier non solo non ha ridotto le accise, ma le ha addirittura AUMENTATE. Io sono tra i pochi che su questi temi insiste. Qui trovate un vecchio video che avevo fatto a gennaio 2023. Perché? Non perché sia facile ridurre le accise: non lo è. Ma è assurdo fare campagna elettorale promettendo mari e monti e poi – con la prima legge di bilancio – aumentare i soldi per le squadre di serie A su richiesta di Lotito e aumentare le accise sulla benzina. Si parla tanto di salario minimo: ma al ceto medio chi ci pensa? Ricordiamoci sempre: questo Governo ha aumentato la benzina per dare soldi alle squadre di serie A. E per me questa è la dimostrazione più netta di come governino i populisti”.

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